
La tosatura delle pecore
Orbetello, 19 giugno 2019 - No laccio, no stress. Quattro tosatori professionisti australiani, ma di origine neozelandese, sono giunti ieri in bassa Maremma per tosare le pecore di un allevatore sardo, ma orbetellano di adozione, Luigi Farina, che ha richiesto l’intervento di questi professionisti per potere togliere la lana di tutte le pecore del suo ovile in un solo giorno. Parliamo di circa 1600 capi adulti, di stanza sui campi della Selva a San Donato, i quali ogni anno vanno tosati nel periodo estivo per tutelare la salute degli animali stessi.
Ma anche per alimentare il mercato della lana, forse attualmente un po’ in crisi, ma comunque indispensabile per il settore abbigliamento. Il gruppo straniero di tosatori, i cui nomi di battesimo sono in maggioranza di origine maori, Pita, Joe, Terrangi e Wiremu, adotta una tecnica velocissima, senza necessità di legare gli animali come invece solitamente accade con i tosatori locali. In pratica bloccano la pecora con le gambe senza mai immobilizzarlo e lo rigirano velocemente su se stesso, facendo volare sulla pelle la tosatrice pneumatica. Uno spettacolo di tecnica artigianale quasi inimmaginabile che gli consente di impiegare una cinquantina di secondi per tosare un animale:.
Giriamo l’Italia e la prossima volta saremo in provincia di Viterbo – racconta Pita, il più anziano dei quattro – siamo velocissimi ma devo ammettere che quello più svelto di tutti è Terangi. L’anno scorso eravamo in un ranch ed in una sola giornata – annuisce consultando un piccolo taccuino – lui ha tosato 572 pecore in un giorno. Roba da «championship». Il costo della tosatura di ogni pecora è di 1,50 euro e ogni animale ha due o tre chili di lana addosso che all’ingrosso fruttano forse meno di quello che costa tagliarli.
«Il mercato della lana è ballerino, si va dai 20 ai 50 centesimi al chilo – spiega Luigi Farina – ma il problema non è la resa perché noi abbiamo la necessità di tosare gli animali in vista della stagione estiva. Un lavoro non semplice che sempre meno persone sanno fare e soprattutto, quei pochi che lo fanno in Maremma, usano una tecnica che prevede la legatura delle pecore, con maggior perdita di tempo e più stress per l’animale. Per questo già da qualche anno chiediamo l’intervento e l’aiuto a questi professionisti, che girano molti allevatori del centro Italia grazie proprio all’organizzazione del servizio da parte di un commerciante della lana, Salvatore Monni, un allevatore di Ischia di castro che è attivo su questa nicchia di mercato».