Trasporti: 90% di adesioni allo sciopero

Lo sciopero nel trasporto pubblico locale a Grosseto ottiene ampio consenso tra i lavoratori. Rivendicazioni salariali e condizioni di lavoro al centro della protesta sindacale.

Trasporti: 90%  di adesioni allo sciopero

Lo sciopero nel trasporto pubblico locale a Grosseto ottiene ampio consenso tra i lavoratori. Rivendicazioni salariali e condizioni di lavoro al centro della protesta sindacale.

Lo sciopero del comparto del trasporto pubblico locale (Tpl), indetto da Cgil, Cisl e Uil, ha raccolto un buon consenso di lavoratori. A Roma, alla manifestazione per il rinnovo del contratto di fronte al Ministero dei trasporti, per la Federazione italiana lavoratori di trasporti della Cgil, c’era anche il responsabile nella segreteria provinciale del trasporto pubblico locale Alberto Allegrini, autista di Autolinee Toscane. "Lo sciopero per ottenere il rinnovo del contratto è andato molto bene e i lavoratori hanno risposto con un’adesione altissima dal 90 al 98% a seconda delle zone – spiega Allegrini –. Nell’area grossetana hanno preso parte allo sciopero il 90% dei dipendenti di Autolinee Toscane. Considerato che a Grosseto ci sono 280 dipendenti dell’azienda, dei quali 208 autisti, come sindacato ci consideriamo davvero soddisfatti, perché questa adesione elevata dimostra che abbiamo sollevato problemi condivisi profondamente dai lavoratori. Sempre più preoccupati delle condizioni di lavoro e dello stato di deperimento del trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano". "Questa mobilitazione – spiega Allegrini – nasce sia per la rivendicazione salariale tesa al recupero del potere d’acquisto gravemente compromesso dall’inflazione, con una richiesta del sindacato di un aumento della retribuzione di 210 euro lordi al mese (175 netti) , sia per mettere al centro del contratto a conciliazione dei tempi di vita con quelli di lavoro, perché le turnazioni sono sempre più fitte e impegnative". Più in generale per richiamare il governo all’impegno a sostenere il trasporto pubblico locale, che negli ultimi due anni è stato definanziato per due miliardi di euro con un doppio impatto sui cittadini.