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La fila di trattori ieri davanti al Golf Club delle terme di Saturnia
di Nicola CiuffolettiMANCIANOIeri il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida ha fatto visita in Maremma e in occasione di un incontro con i giornalisti ha detto che gli agricoltori che protestano con i trattori "sono una parte residuale di quel mondo", ribadendo che sì, vanno rispettati, ma che il Governo Meloni è il governo italiano che più ha investito in finanziamenti all’agricoltura e di questo le associazioni che rappresentano gli agricoltori lo sanno bene. Il messaggio, tempo zero, è arrivato alle orecchie dei circa 100 agricoltori che ieri hanno dato vita al presidio a Saturnia, e non è stato accolto bene. I trattori sono stati parcheggiati in un terreno davanti al campo da golf delle famose terme per cercare di cogliere l’attenzione di qualche ministro che in occasione del "Forum in Masseria" passava da quelli parti. "Noi non siamo una parte residuale – ha detto Fabio Mecarozzi, organizzatore del presidio e rappresentante grossetano dell’associazione Coapi (Coordinamento agricoltori e pescatori italiani) – Anzi siamo la voce di quelli che con l’agricoltura ci mangiano, o almeno dovrebbero mangiarci. Qui non si sta capendo che non riusciamo più a vivere con le nostre aziende, si sta parlando di vita o di morte. Invito il ministro a venire a visitare le nostre aziende e a toccare con mano i nostri problemi". Circa 30 trattori ieri hanno marciato nelle strade dell’entroterra maremmano per poi darsi appuntamento davanti ai cancelli delle terme, molti manifestanti invece sono giunti a supporto con le proprie auto, in tutto erano un centinaio. Sulle pale dei trattori sventolavano bandiere dell’Italia come a ricordare che la sovranità alimentare passa da loro."Non capiscono che noi agricoltori siamo una categoria in via di estinzione – prosegue Mecarozzi – ecco perché chiediamo delle riforme mirate, non vogliamo solo pacche sulle spalle. Con le nostre manifestazioni e i nostri presidi cerchiamo di evidenziare i tanti problemi che attanagliano gli agricoltori, dall’aumento dei prezzi agli aiuti economici che sono sempre più marginali". Dalle maggiori città italiane ai territori più periferici, la protesta dei trattori è ormai in attività da oltre un mese e anche in Maremma gli agricoltori si sono fatti sentire in varie occasioni, giungendo fino a ottenere l’attenzione del Prefetto. "Con le nostre manifestazioni – spiegano alcuni organizzatori maremmani delle recenti marce dei trattori - chiamiamo i cittadini a difendere la sovranità alimentare e chiediamo che le istituzioni affrontino la crisi delle aziende produttive agricole e della pesca adottando una dichiarazione di stato di crisi socio economica dell’agricoltura e della pesca. Dal primo pomeriggio lungo la strada provinciale che costeggia i campi da golf del resort di lusso è stato in via vai di auto blu e il gruppo di manifestanti ha provato a farsi sentire". I nostri politici devono capire che noi cerchiamo di invertire la rotta –concludono alcuni manifestanti presenti al presidio di ieri – riuscire a parlare con qualche rappresentante di governo ci aiuterebbe a far arrivare le nostre istanze fin dentro i palazzi più importanti, dove vengono decise leggi e riforme".