CRISTINA RUFINI
Cronaca

Travolta mentre rientra a casa. Muore dopo giorni di agonia. Non c’è l’ha fatta Katia Petcova

La vittima, 58 anni, era rimasta gravemente ferita lunedì scorso ed è deceduta venerdì. La procura ha disposto l’autopsia. Il conducente dell’auto indagato per omicidio stradale.

Non ce l’ha fatta Katia Petcova Zhelyazkova. A 58 anni si è dovuta arrendere alle gravissime lesioni che aveva riportato nell’incidente accaduto lunedì scorso alle 19 circa in via Caravaggio. Dopo essere stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico alla testa e avere lottato per giorni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Le Scotte di Siena, nella giornata di venerdì si è arresa. Ora l’accusa di lesioni stradali con cui la procura di Grosseto aveva aperto il fascicolo di inchiesta si trasformerà in omicidio stradale, come prevede la legge. Il pubblico ministero incaricato delle indagini, Carmine Nuzzo, ha disposto che sul corpo della povera Katia venga eseguita l’autopsia. Ma sarà necessario anche un altro accertamento, di solito immancabile nei casi di omicidio stradale, cioè la perizia cinematica per ricostruire nel dettaglio la dinamica del tragico investimento. Iscritto nel registro degli indagati, ovviamente e come atto dovuto, il conducente della Fiat Grande Punto, 66 anni, che ha investito la vittima.

L’incidente. Lo scontro, dicevamo, è avvenuto intorno alle 19 di lunedì scorso, presumibilmente Katia stava rientrando a casa, quando è stata colpita in pieno dal’auto, che l’ha scaraventata ad alcuni metri di distanza dal punto dell’impatto. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. La disperata corsa con l’elisoccorso verso l’ospedale senese. La speranza di alcuni giorni per i familiari, il marito è grossetano, e poi la tragedia. È toccato proprio a lui venerdì il compito di avvertire la figlia di Katia, che vive in Bulgaria, la quale si è messa subito in viaggio per raggiungere Grosseto. La ricostruzione della dinamica dell’incidente è stata affidata agli agenti della polizia locale che sono intervenuti sul posto il giorno dell’incidente.

Cristina Rufini