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Simone Rusci, presidente del Parco regionale della Maremma, spiega le finalità dell’iniziativa che partirà sabato
Una ‘trilogia’ per l’Ombrone. Tre appuntamenti, organizzati dal Parco della Maremma e dal Museo di storia naturale, dedicati al fiume, che attraversa il territorio unendo colline, pianura e mare. Un simbolo, certo, amato ma anche temuto, a volte, per le sue piene che minacciano le case, quando si gonfia e sfida gli argini con la sua forza. Un ecosistema, un mondo a parte. Tutto da scoprire e riscoprire. Sabato, ooi sabato 15 e sabato 29 marzo, tre proposte per conoscere la sua biodiversità e l’importanza della sua tutela. Ogni appuntamento prevede una sessione introduttiva con esperti e un’attività guidata per osservare l’ecosistema fluviale e le sue peculiarità. Si partirà con ‘I pesci che abitano il nostro fiume’, in collaborazione con l’associazione Alcedo Aps, sabato alle 9 nella sala multimediale del Parco della Maremma, ad Alberese. Alle 11 spazio al laboratorio sul campo al ponte ciclopedonale, dove saranno presentati i monitoraggi sulla fauna ittica.
"L’Ombrone rappresenta per molte persone – spiega Simone Rusci, presidente del Parco della Maremma – ancora un’oscura minaccia alle porte di casa, memoria e retaggio della tragica alluvione del 1966, mentre per altri è un semplice elemento del sistema di scorrimento delle acque, da tenere pulito ed efficiente. Eppure il fiume e la vegetazione che lo circonda sono molto di più. Costituiscono un habitat importantissimo per molte specie e un corridoio ecologico tra zone molto diverse".
"Sempre più persone abitano in centri urbani – dice Andrea Sforzi, direttore del Museo di storia naturale – perdendo gradualmente il contatto diretto e personale con l’ambiente naturale. Invece è importante conoscere più a fondo il fiume che lambisce la nostra città".
Sabato 15 il tema sarà ‘La qualità delle acque’ con Luisa Galgani, dell’Università di Siena. Sabato 29, infine, appuntamento con ‘La vegetazione riparia’ con Marco Cossu, Network nazionale della biodiversità. Sia il 15 che il 29 alle 11 sarà possibile anche vivere un’esperienza di soft rafting sul fiume, a cura dell’associazione Terramare, adatta anche ai principianti.
Riccardo Bruni