REDAZIONE GROSSETO

Trekking in mezzo alla storia dei Templari

Tre nuo vi sentieri riaperti dal Comune di Semproniano. Molto suggestivo quello che parte da Rocchette di Fazio e arriva al fiume

Trekking

Tre nuovi sentieri per conoscere la parte più selvaggia e affascinante del territorio di Semproniano, fra campi di oliveti storici, uccelli rapaci, sassi, canyon e rupi affacciati sui fiumi e i torrenti del luogo. Il Comune di Semproniano, nel suo programma di valorizzazione del territorio, sta riscoprendo e riorganizzando percorsi mirati ad incentivare la conoscenza di tutti i tesori naturali che si trovano nella sua terra e ha reso praticabili alcuni sentieri da parte di tutti gli amanti del trekking e della natura. Si tratta di tre sentieri: il sentiero di Bellafreddi e il sentiero del Parco, segnalati e approntati grazie alla collaborazione delle associazioni La Piazzoletta e l’Ippogrifo; e il sentiero delle Posticce, disegnato dal Comune. Il sentiero di Bellafreddi parte da Rocchette di Fazio, attraversa l’antichissimo fontanile restaurato da Leopoldo di Lorena nel 1700, prosegue lungo il cosiddetto giardino dei Rocchettini fino ad arrivare al fiume Albegna, dove si può ammirare il Sasso del Nibbio e il Pozzo Diavolo. Il sentiero del Parco è un percorso totalmente naturalistico. Una volta immessi nel sentiero si attraversa una parte dell’antica Strada del Sale e ci si immette in una strada sterrata denominata sentiero del parco fino ad arrivare alla Caese, che si immette nel fiume Albegna, davanti al canyon del fosso Rigo. Infine il sentiero delle Posticce, un percorso bellissimo che parte dal borgo medievale templare di Rocchette di Fazio e arriva agli olivoni di Fibbianello. Percorrere questa zona è inoltrarsi in uno degli aspetti più intriganti del Medioevo, perché Rocchette è il borgo forse più ricco dell’Amiata per quantità e qualità di segni che rimandano al passaggio dei cavalieri Templari. Il sentiero attraversa ambienti lavorati dall’uomo da secoli e secoli, come il famoso oliveto del Fibbianello in cui crescono adesso i figli del millenario Olivone che fu dato alle fiamme anni or sono e da cui sono nati olivi storici e particolari. Li tenne a battesimo il poeta Mario Luzi, di radici sempronianine. Nicola Ciuffoletti