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Tromba d’aria a Marina di Grosseto, scene da film al Bagno Giglio: “Danni per decine di migliaia di euro”

Paura in spiaggia ieri pomeriggio: volano ombrelloni, lettini e anche un pedalò

Grosseto, 6 settembre 2024 – Sembrava di essere in un film americano: un vortice altissimo, generato sul mare. Ma che improvvisamente si è avvicinato. Una volta arrivato in spiaggia ha distrutto tutto quello che ha incrociato il suo percorso. A farne le spese il Bagno Giglio a Marina di Grosseto, che alla fine della tempesta conta decine di migliaia di euro di danni. Almeno cento tra ombrelloni, sdraio e lettini sono volati altissimi in aria e poi sono ricaduti a decine di metri di distanza.

Alcune immagini del disastro causato dalla tromba d’aria al bagno “Giglio”
Alcune immagini del disastro causato dalla tromba d’aria al bagno “Giglio”

Alcuni anche nel parcheggio adiacente alle Colonie centrando un’auto parcheggiata. Giornata di paura quella di ieri nella frazione balneare di Grosseto: intorno alle 14 del pomeriggio una tromba d’aria ha colpito la zona nord, quella vicina alle Colonie. Sfiorando altri due stabilimenti, il Moreno e il Miramare. Anche se qualche ombrellone è stato divelto anche in quelle zone. “Vedevamo la tromba d’aria da lontano – racconta Claudio Castellucci, titolare del Bagno Giglio – ma nessuno pensava che sarebbe arrivata fino alla riva. Solitamente eventi del genere qui non si verificano. Invece dopo pochi minuti abbiamo sentito un rumore fortissimo. Quel vortice ci ha preso in pieno e ha investito gran parte degli ombrelloni e lettini. In più ha preso anche tutta la parte dei giochi per bambini, le altalene e i gonfiabili”.

A volare in aria anche un patino che ricaduto pesantemente a decine di metri di distanza. Introvabili le sedie di plastica che sono andate in mille pezzi, spazzate dalla furia del vento chissà dove. “Fortunatamente – aggiunge Castellucci – nessuno si è fatto male. In spiaggia non c’era nessuno perchè le persone si erano riparate nello stabilimento che non è stato sfiorato. Altrimenti chissà cosa poteva accadere. Sicuramente quella forza del vento poteva scoperchiare anche il tetto”. Dopo pochi minuti è iniziata anche una catena solidale: “Vorrei ringraziare – ha chiuso il titolare del “Giglio” – i colleghi dei bagnetti accanto che mi hanno dato una mano per ripristinare quello che è rimasto intatto. Cercheremo di chiudere la stagione il più dignitosamente possibile appena il tempo si rimetterà”.