"Trovare un taxi la notte in città è un’odissea"

Turista anziana a Grosseto costretta a rimanere al Pronto Soccorso fino alle 2 di notte per mancanza di taxi notturni. Denuncia di Luisa Tosi.

"Trovare un taxi la notte in città è un’odissea"

Turista anziana a Grosseto costretta a rimanere al Pronto Soccorso fino alle 2 di notte per mancanza di taxi notturni. Denuncia di Luisa Tosi.

Cercasi taxi di notte. Potrebbe essere questo l’annuncio da diffondere in città visto l’ultimo episodio accaduto a una turista. I taxi non sembrano viaggiare di notte a Grosseto e la denuncia arriva da Luisa Tosi, costretta a rimanere fino a tardi al Pronto soccorso e rientrare in hotel alle 2 di notte. La signora Luisa ha 72 anni e la sera del primo novembre è arrivata a Grosseto con una gita partita da Brescello (Reggio Emilia). Il programma prevedeva il pernottamento in hotel e visita della Maremma. Per Luisa però il soggiorno è iniziato male: dopo aver viaggiato per un giorno in pulman la sera, dopo il suo arrivo in hotel, ha accusato un forte dolore alla gamba. Alle 22 l’accompagnatrice ha pensato di portare la signora al Pronto Soccorso per una lastra alla gamba. Dall’accesso al Misericordia al termine delle visite sono trascorse oltre tre ore. "Al Pronto soccorso sono stati molto bravi – racconta Luisa – mi hanno visitato e sono stati molto gentili. Il problema è arrivato al momento del rientro in albergo. Io, mio marito e l’accompagnatrice, avremmo voluto chiamare un taxi per rientrare in hotel, peccato che all’ospedale ci hanno detto che di notte c’è un unico taxi in servizio a Grosseto ed era già in viaggio. Abbiamo più volte provato a chiamarlo ma non abbiamo mai ricevuto risposta. Siamo stati un’ora lì ad aspettare e – conclude Luisa – se non avessimo trovato un uomo molto buono che ci ha accompagnato in hotel, saremmo dovuti rimanere al Pronto soccorso fino alle 5 del mattino". Fortunatamente i tre turisti emiliani hanno incontrato un signore che aveva accompagnato suo padre al Pronto soccorso e che si è offerto di accompagnare i tre turisti in hotel con la propria automobile.

Nicola Ciuffoletti