MATTEO ALFIERI
Cronaca

Turismo dai due volti in Maremma. Ecco il sondaggio di Confesercenti: “Bene solo il mare”

Negozi (70%) e pubblici esercizi (64%) non sono soddisfatti. In calo la ristorazione. Isole “felici” solo Castiglione e Follonica. “Serve più attrattività per gli stranieri. E maggiori infrastrutture”

Grosseto, 24 settembre 2024 – Un sondaggio. Nato per “tastare il polso” al tessuto produttivo locale. Confesercenti Grosseto, per il secondo anno consecutivo ha messo nero su bianco i risultati di 250 esercizi commerciali con oltre 5.600 risposte raccolte sulle domande del questionario, vedendo incrementato di oltre il 10% il numero degli imprenditori che hanno completato il questionario in ogni sua sezione, anche facoltativa.

E, come nel 2023, la situazione è critica: l’“insoddisfazione” infatti cresce nel ‘cassetto’ a fine estate. Gli unici “sorrisi” sono quelli che arrivano dalla zona costiera del nord della Provincia (Castiglione e Follonica).

Il rapporto fra le aspettative e la realtà sembra aver lasciato più delusi nella costa grossetana e nella zona interne delle Colline Metallifere e dei comuni dell’Albegna. Con un occhio ai due ambiti turistici, in media gli operatori della “Maremma Nord” si dichiarano non soddisfatti al 44% dei ricavi raggiunti contro il 62% della Maremma Sud. Rispetto al sondaggio precedente, Confesercenti rileva che fra gli operatori c’è maggiore consapevolezza sulla necessità di garantire l’attrattività verso il turista straniero.

Con un occhio al dato disaggregato per categorie, ci sono invece punti di vista diversi fra le strutture ricettive e le attività preposte ad assorbire i consumi conseguenti ai flussi turistici (ristorazione, pubblici esercizi, negozi di vicinato, stabilimenti balneari). Il 58% delle strutture ricettive non è soddisfatta rispetto alla presenze turistiche, mentre il livello di disaccordo scende al 42% guardando all’opinione degli altri operatori.

Nel questionario si nota un netto miglioramento relativamente al giudizio sulle politiche di sviluppo turistico ma vi è un incremento del livello di critica nei confronti dell’impiego dell’imposta di soggiorno a favore dello sviluppo turistico.

Secondo Confesercenti a segnalare la ‘concorrenza sleale non adeguatamente regolamentata’ come seconda criticità hanno contribuito soprattutto le risposte delle strutture ricettive, rispetto al mondo degli affitti brevi non professionali, che interessa molto le molte seconde case. Gli “intervistati” hanno puntato anche il dito sulle feste e sagre del territorio, troppo spesso proposte non come manifestazioni temporanee con somministrazione di tipicità locali, ma come ristoranti estivi aperti ogni fine settimana da fine giugno ad inizio settembre. La ricetta per migliorare?

Secondo gli operatori sono necessari maggiori investimento nelle infrastrutture pubbliche e nella comunicazione e promozione del brand Maremma Toscana. Infine fra gli operatori dei diversi territori della Provincia di Grosseto sembra unanime che fra i vari prodotti turistici verso i quali strutturare i maggiori sforzi di sviluppo, il principale debba essere il turismo enogastronomico.

“Fra il classico turismo balneare, il turismo sportivo ed outdoor, il turismo culturale ed il turismo lento (entroterra, borghi e natura) – conlcude Confesercebti – la preferenza ricade proprio sull’enogastronomia. Un risultato che scaturisce anche dalle categoria maggiormente ‘sensibili’ come ristoratori, titolari di pubblici esercizi, aziende agricole e cantine con somministrazione, e servizi turistici”.