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Franco Mariotti, 61 anni, era un volontario della Croce rossa, sempre disponibile ad aiutare gli altri,. è morto domenica pomeriggio a Firenze
ROCCALBEGNA"Non ce ne sono più persone come Franco". Laura Cavezzini, delegata territoriale della Croce Rossa quando pronuncia questa frase ha la voce rotta, poi si scusa e dice: "Non riusciamo ancora a immaginarci un futuro senza di lui". A Roccalbegna c’è un grande silenzio, quasi come se tutti i cittadini si siano chiusi in un silenzioso lutto cittadino. La morte improvvisa di Franco Mariotti, 61 anni, ha lasciato senza voce un comune intero e gettato nello sconforto tutta la sua famiglia. Lui che da circa un anno era in pensione, si prodigava nella Croce rossa e in questo momento stava sostituendo anche Laura Cavezzini perché si trova in maternità: "Quando ero in difficoltà lo chiamavo – ricorda lei – e lui si metteva sempre a disposizione per i turni scoperti. Prima accompagnava i nipoti a scuola, poi veniva a fare volontariato, una vita per quello che posso dire dedicata alla famiglia e agli altri". I messaggi di affetto hanno superato il fiume Albegna. Tutto il personale della Croce Rossa di Grosseto si stringe con affetto ai colleghi dell’Unità Territoriale di Roccalbegna e alla famiglia Mariotti per la prematura scomparsa di Franco, vice delegato CRI-. Una morta avvenuta in tragiche circostanze nel parcheggio dell’ospedale di Careggi a pochi centimetri da sua moglie e a due passi da sua figlia, infermiera dell’Amiata e ricoverata proprio all’ospedale fiorentino. Franco è stato vittima del monossido di carbonio mentre dormiva nel suo camper insieme alla moglie. "Ogni tanto mi raccontava dei suoi viaggi in camper con la famiglia – chiude Cavezzini – i racconti erano accompagnati da un bel sorriso".
Nicola Ciuffoletti