"Nei giorni scorsi ho definito ipocrita la proposta del Pd toscano, illustrata in commissione sanità, di innalzare al 7,5 per cento del Pil il tetto delle risorse destinate al Fondo Sanitario, facendo leva sul recupero dell’evasione fiscale". Così il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi, vicepresidente della Commissione Sanità. "Il tetto – afferma Ulmi – spinge le Asl, per far pesare le assunzioni su altre voci di bilancio, a scegliere altre forme precarie, nel particolare contratti di somministrazione, attraverso agenzie di lavoro interinale. E’ notizia di questi giorni che molti di questi al termine della stagione estiva non sono stati rinnovati, nonostante la carenza di operatori sanitari. Questo fa dunque riflettere su un tetto di spesa che oggi non regge e che va aggiornato. Perché se tutti concordiamo con la necessità di assicurare, maggiori risorse alla sanità, la proposta del Pd è uno spot elettorale che non assicura cifre certe per il comparto. Anche perché quello che sta accadendo con il tetto è che con i contratti di somministrazione il personale lavorando si forma, cresce e giunto ad un livello di apprendimento anche importante è costretto ad abbandonare il posto di lavoro, interrompendo così un percorso durato anche qualche anno".
Ulmi sta poi portando avanti anche un’indagine all’interno delle Asl. "In questi giorni – chiude il vicepresidente della commissione sanità – sto curando un’indagine nelle varie Asl che è un vero e proprio censimento sui cosiddetti ‘facenti funzione’. La legge prevede che questi possano svolgere il ruolo per nove mesi più altri nove, ma dai primi risultati, come quelli della Asl Nord Ovest mi risulta che ci siano tra le sessanta e le settanta posizioni occupate, anche da anni, da persone con il ruolo di ‘facente funzione’".