Un asilo nido aziendale all’ospedale Misericordia Parte la raccolta fondi

L’importante progetto nasce dalla proposta degli Ordini dei medici, degli infermieri e dei farmacisti. L’obiettivo dei promotori dell’iniziativa: "L’auspicio è posare la prima pietra il prossimo anno".

Un asilo nido aziendale   all’ospedale Misericordia  Parte la raccolta fondi

Un asilo nido aziendale all’ospedale Misericordia Parte la raccolta fondi

Il 20 gennaio 2022 è nato il comitato promotore. La proposta era stata lanciata pochi mesi prima dalla presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Grosseto, Paola Pasqualini. All’Omceo si sono uniti l’Ordine delle professioni infermieristiche, con il presidente Nicola Draoli, e l’Ordine dei farmacisti di Grosseto, con la presidente Elisa Petrucci. L’obiettivo? Aprire un asilo nido aziendale all’ospedale Misericordia, per i figli di chi lavora all’interno della struttura sanitaria. E adesso è arrivato il momento di presentare il progetto alla città e aprire ufficialmente la raccolta fondi, così da far diventare quell’idea una realtà. Il comitato promotore ha aperto un conto corrente bancario (IT27L0885114304000000224163 – Banca Tema) per la raccolta fondi. E c’è già il progetto per trasformare un locale della struttura ospedaliera, oggi adibito a magazzino, in una scuola per l’infanzia. "Da quando – dichiara la presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Grosseto, Paola Pasqualini – sono stata eletta presidente dell’Omceo ho subito iniziato a lavorare a questo progetto in cui credo fortemente da molti anni. Voglio ringraziare i presidenti degli Ordini degli infermieri e dei farmacisti che hanno subito aderito alla mia proposta e il direttore generale dell’azienda che con lungimiranza ha accolto e condiviso il progetto, individuando, con l’ingegnere Riccardo Antonelli, direttore del dipartimento tecnico dell’Asl, una possibile sede all’interno del Misericordia. Non solo, l’ingegnere ha anche realizzato un’ipotesi di progetto per l’asilo. Sono convinta che la nostra proposta possa essere d’esempio per altre aziende della zona. Alle famiglie occorrono strumenti per svolgere al meglio il proprio compito: la società è cambiata, la sempre più preminente presenza delle donne nel mondo del lavoro rende necessario lo sviluppo di servizi per permettere di conciliare la vita lavorativa con quella familiare. I nidi aziendali sono una risposta".I promotori dell’asilo, che potrà ospitare fino a 27 bambini da 3 a 36 mesi, si augurano di "porre la prima pietra entro il 2024".

Steven Santamaria