Seicentomila euro. E’ questa la cifra richiesta dai sei commercianti grossetani imputati (e tutti anche parte civile) nel processo che si aprirà il prossimo maggio nel corso dell’udienza preliminare, al termine della quale la giudice Cecilia Balsamo ha disposto per tutti il rinvio a giudizio.
I sei negozianti, che hanno la loro attività nel centro storico di Grosseto, sono accusati di stalking, una di loro anche di diffamazione e revenge porn e anche di lesioni.
La donna di 44 anni ha chiesto 407mila euro. Un’altra commerciante ha invece chiesto 134.000 euro, un altro 30.000, altre due 15.000 a testa e la vittima delle vendetta a luci rosse, 10.000 euro.
La storia – che appare molto complessa e che ha portato denunce incrociate – è iniziata nell’agosto 2022, quando le "Volanti" della Polizia intervennero in centro perchè alcuni commercianti si stavano picchiando fuori dai negozi. Lite esplosa – stando ai racconti – dopo settimane e settimane di offese, minacce e dispetti.
Minacce di revenge porn addirittura che si sarebbero trasformare in realtà e la situazione sarebbe degenerata.
Tra i commercianti, due devono rispondere anche del reato di lesioni, perché nell’agosto di due anni fa fu chiamata la polizia dopo una lite scoppiata nel negozio della donna. La donna aveva scritto una recensione negativa su Internet dei commercianti e delle loro attività e loro l’avevano poi accusata di aver avuto una relazione che era sfociata in minacce varie.
Il sostituto procuratore Federico Falco ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti dei sei commercianti, disposto dalla giudice dopo due ore di discussione in aula e dopo la camera di consiglio.
Il processo sarà celebrato dalla giudice Agnieszka Karpinska.