Un concerto particolare con Lundini: "I Vazzanikki non faranno carriera"

Il comico e stand-up comedian sarà stasera sul palco di Festambiente a Rispescia con la sua iconica band

Un concerto particolare con Lundini: "I Vazzanikki non faranno carriera"

Il comico e stand-up comedian sarà stasera sul palco di Festambiente a Rispescia con la sua iconica band

RIPESCIA (Grosseto)

"Ora se sbagliamo, sbagliamo per davvero" ammette Valerio Lundini parlando di Innamorati della musica, l’album che presenta stasera sul palco di Festambiente a Ripescia (ore 22,30) assieme ai suoi I Vazzanikki (nella foto) con la ferma volontà di non far rimpiangere il funambolo della tv. "Visto che si tratta del nostro debutto discografico, dopo quindici anni passati a suonare cover e pezzi che non stavano in alcun album sempre con l’alibi che era ancora ‘in fase creativa’, non possiamo più bluffare".

Il tour che indicazioni vi sta dando?

"Tra canzoni e gag riusciamo sempre ad ‘incartare’ il pubblico. Prima suonavamo pezzi anni Cinquanta di Elvis ed altri, poi abbiamo iniziato a scrivere brani nostri tra il serio e il faceto. Ora facciamo solo cose nostre facete, senza la coperta di Linus delle canzoni di Elvis capace di farle sembrare belle".

La gente è reattiva o gli ci vuole un po’ per entrare nel mood?

"Agli spettacoli di Valerio il pubblico sa già cosa aspettarsi, a quelli de I Vazzanikki è più variegato e quindi come butta la serata si capisce solo al terzo brano. Ma avendo suonato in tutti questi anni pure in sagre, matrimoni e pizzerie, non ci manca l’esperienza per avere sempre il polso della situazione".

Avete smentito la predizione di Greg (di Lillo & Greg) che buttò là questo nome divertente da dare ad una band che non avrebbe fatto carriera

"Sono ancora fermamente convinto che I Vazzanikki non possa essere il nome di una band capace di combinare qualcosa. Nessuno sa come si scrive, nessuno lo sa pronunciare in modo che funzioni; è una gag capace di far sorridere qualche persona e confonderne centomila".

La cantante col nome che ricorda il vostro s’è espressa?

"Avevo pure pensato di scriverle qualcosa, ma sarebbe stata la cosa più prevedibile al mondo. Sarebbe bello che dietro un incontro del genere ci fosse un’idea capace di andare oltre il gioco dei nomi".

Dal vivo, senza ospiti del disco come Bianconi, Castellitto, Noemi o Mentana, le canzoni perdono qualcosa?

"Per adesso no. Certo, se venisse qualcuno sarebbe un regalo per il pubblico".

L’idea di quell’ Edoardo ‘Bannato’ dai social è divertente. Quali sono i colpi di testa del disco che piacciono di più?

"In Parabola ascendente affronto un tema a me molto caro: l’oroscopo, che è una superstizione a tutti gli effetti, ma in questa nostra strana società viene considerato una cosa normale, mentre, che so, uno fortemente religioso, un folgorato. E perché mai? Insomma, una tesi non molto cool, che spero porti dalla nostra parte i Papaboys e non ci metta contro Paolo Fox".

Lei torna in tv a febbraio con “Faccende complicate”. E poi?

"Sto scrivendo un film mio, genere fantastico e commedia, ma ci vorrà molto tempo. Spero che nel frattempo arrivino altre cose, se no faccio a tempo a diventare vecchio".

Andrea Spinelli