MATTEO ALFIERI
Cronaca

Un sostegno per le vittime. Servizio gratuito di assistenza per chi ha subito reati

Si chiama "Reti territoriali e giustizia riparativa" l’intervento promosso da Regione e Coeso. Ecco a chi rivolgersi per avere un supporto e un’assistenza legale e psicologica

Da sinistra Simone Stefani, Laura Basilio, Tania Barbi e Marcello Giuntini sindaco di Massa Marittima e presidente del Coeso

Da sinistra Simone Stefani, Laura Basilio, Tania Barbi e Marcello Giuntini sindaco di Massa Marittima e presidente del Coeso

Grosseto, 14 giugno 2023 – Garantire assistenza legale, psicologica, sulle procedure risarcitorie alle vittime di reati e alle loro famiglie. È questo l’obiettivo del progetto "Reti territoriali e giustizia riparativa", che rende possibile l’attivazione di una "Rete Dafne" anche nel territorio di Grosseto.

L’iniziativa è stata promossa dalla Regione Toscana e finanziato dal Ministero della Giustizia e che è stata ideata per arginare quello che sta accadendo negli ultimi tempi, ovvero una recrudescenza di reati che poi portano direttamente ad una serie di problemi successivi. Un progetto al quale il Coeso Società della salute dell’area Amiata Grossetana, Colline Metallifere e Grossetana ha aderito e che sarà portato avanti dall’associazione "Aleteia", uno dei soggetti fondatori di Rete Dafne Italia.

Il soggetto fondatore tra l’altro è anche in raccordo con il Ministero della Giustizia e ha l’obiettivo di attuare questa tipologia di servizi. "Un servizio aggiuntivo importante – commenta il presidente di Coeso Società della Salute Marcello Giuntini – che serve a sostenere le persone vittime di reato che, purtroppo, spesso si sentono lasciate sole, pagano le conseguenze di una scarsa assistenza e soffrono della cosiddetta ‘vittimizzazione secondaria’. Una situazione che sta aumentando giorno dopo giorno e alla quale in qualche modo dobbiamo necessariamente porre rimedio".

«Si tratta di un servizio che punta a creare una rete interistituzionale per accompagnare la persona vittima di o che si sentono vittima di un reato all’interno del sistema di servizi pubblici presenti sul territorio – aggiunge Tania Barbi , direttrice del Coeso Società della Salute – e alla quale tutti i cittadini possono accedere". "Come Regione stiamo lavorando molto sui temi della giustizia riparativa, partecipando a tutte le possibilità di finanziamento nazionali, come quelle previste dalla Cassa delle Ammende.

E’ molto importante che i territori riescano ad attivare una rete, tra diversi soggetti e competenze, grazie alla quale le vittime di reato possano ricevere l’assistenza e il supporto necessari, con la possibilità di essere accompagnati anche in percorsi di mediazione con chi è autore del danno – ha dichiarato l’assessora alle politiche sociali della Regione Toscana Serena Spinelli –. Si tratta di diritti e bisogni per i quali questo progetto mette a disposizione un punto di riferimento chiaro e accessibile in maniera semplice e diretta".

Ad erogare il servizio sarà Aleteia, socio fondatore di Rete Dafne Italia che ha fra i suoi obiettivi, in accordo con il Ministero della Giustizia, lo sviluppo su tutto il territorio nazionale di servizi rivolti alle vittime di qualsiasi tipologia di reato (furto, truffa, violenza, bullismo ecc) così come indicato dalla Direttiva Ue 29/12. Questo progetto va ad attuare questi obiettivi, portando avanti anche nell’area socio sanitaria Amiata Grossetana, Colline Metallifere e Grossetana la piccola rivoluzione culturale qual è Rete Dafne.

«Siamo molto soddisfatti per l’affidamento che ci è stato fatto dalla Società della Salute Grossetana – commentano il presidente di Aleteia Simone Stefani e la responsabile del progetto Laura Basilio – per la gestione del progetto ‘Reti territoriali e giustizia riparativa’ che rende possibile l’attivazione di una Rete Dafne anche nel territorio di Grosseto, così che ogni persona vittima di reato possa avere il sostegno di cui ha necessità e diritto". Per poter fruire del supporto di Rete Dafne, infatti, il cittadino può chiamare il numero verde 800 777 811, o può essere indirizzato dalle forze dell’ordine, dal tribunale, dai servizi sanitari o sociali.