REDAZIONE GROSSETO

Un tributo speciale per don Franco Per lui anche il picchetto della Cri

Omaggio al religioso con le note della Filarmonica Città di Grosseto

Un tributo speciale per don Franco Per lui anche il picchetto della Cri

La prima cosa che ha detto don Franco, che certo non nasconde la sua età, anche perchè arrivare come lui a 97 anni compiuti con la lucidità che dimostra è un valore aggiunto ai tanti che gli vengono giustamente attribuiti, è che "andando verso le 98 primavere, più che essere ringraziato sono io che devo ringraziare tutti i miei superiori, i miei concittadini, la gente maremmana, per la possibilità che mi hanno dato di stare loro vicino, di entrare in ogni famiglia, di poter ascoltare ed essere ascoltato, di aiutare ed essere aiutato. Grazie davvero di cuore, continuerò a pregare per tutti e per la nostra terra verso la quale sentiamo un amore e un affetto filiale".

E oggi alle 18, l’omaggio in Piazza Dante a don Franco, annunciato dalle note festose della Filarmonica Città di Grosseto (grazie a Paolo Lecci e ai musicanti), sarà condiviso da tanti grossetani, da tanti artisti della tradizione popolare, che rappresentano la cultura di base della nostra Terra e che considerano monsignor Franco Cencioni (anche se "monsignore" è un titolo religioso, seppur corretto per lui, poco usato: per tutti i maremmani è sempre stato e sarà sempre don Franco) il simbolo delle nostre tradizioni, canteranno insieme, piazza e palco, una canzone che Mauro Chechi ha scritto per il "prete di Maremma" e reciteranno un acrostico del poeta Piero Meini.

Festa semplice, dovuta e toccante, con riconoscimenti che verranno consegnati al protagonista del pomeriggio nel corso dell’incontro che sarà reso ancor più solenne, nonostante la semplicità annunciata, da manifestazione popolare, dalla presenza sul palco di un picchetto d’onore della Croce Rossa Italiana che sarà in piazza con tanti suoi dirigenti e volontari. Invitati anche i rappresentanti delle altre religioni cristiane, gli ortodossi, gli evangelici ai quali don Franco ha sempre dato la sua disponibilità. La festa è aperta a tutti, non serve alcun ivito, serve solo l’entusiasmo e il piacere, oltre che di assistere ad uno spettacolo straordinario, di abbracciare don Franco e tributargli l’applauso che merita.