REDAZIONE GROSSETO

Un vero Maestro. Arzilli, un nome da Dizionario

Il flautista grossetano è stato inserito nel volume dei migliori musicisti italiani.

Adello Arzilli ha iniziato a suonare il flauto all’età di 12 anni e a 15, da solo, andò a Roma al Conservatorio Santa Cecilia: lì incontrò Arrigo Tassinari

Adello Arzilli ha iniziato a suonare il flauto all’età di 12 anni e a 15, da solo, andò a Roma al Conservatorio Santa Cecilia: lì incontrò Arrigo Tassinari

Prestigioso riconoscimento per il flautista grossetano Adello Arzilli che – grazie alla sua carriera e al suo curriculum – è stato inserito nel Dizionario della Musica in Italia, raccolta di musicisti e di istituzioni, disponibile on line, che costituisce l’evoluzione di una ricerca enciclopedica da universale a nazionale.

Il progetto, patrocinato dalla Regione Lazio, ideato e realizzato dal maestro Claudio Paradiso, ha l’obiettivo di riunire per la prima volta le realtà della musica italiana dal Medioevo ad oggi. Attualmente è on line con 2000 voci.

Il percorso umano ed artistico del maestro Arzilli ci offre uno spaccato della nostra città di 80 anni fa, in cui Adello, alunno delle Elementari di via Mazzini, in occasione di una recita scolastica, entra per la prima volta al Teatro degli Industri, ricevendo un’indimenticabile emozione. Appena dodicenne, una sera, camminando con gli amici in via Matteotti, giunge dalla tv di un bar il suono di un flauto che sente per la prima volta (era Severino Gazzelloni) e da quel momento si sprigionò in lui il desiderio di poter suonare proprio quello strumento. Con questo desiderio si approcciò alla musica prima alla "Schola Cantorum" del San Francesco con padre Faustino, successivamente alla Filarmonica, la Banda della nostra città. A 15 anni, da solo, prese il treno per Roma e si presentò al Conservatorio Santa Cecilia dove incontrò Arrigo Tassinari che, dopo un periodo di due anni di accurata preparazione, lo accolse nella sua classe di Conservatorio. Quello con Tassinari, primo flauto del Teatro alla Scala di Milano, il flautista di Arturo Toscanini, divenne un legame che si consolidò nel tempo ed ebbe la durata di 32 anni, fino alla morte del maestro nel 1988. Arzilli viene definito nel libro "Arrigo Tassinari ovvero I Fasti del Primo Novecento Italiano" il "depositario di tutti gli insegnamenti tecnici ed interpretativi del grande maestro". Appena diplomato, Arzilli si dedica da prima alla musica orchestrale, primo flauto al Teatro Cilea di Reggio Calabria, poi primo flauto nell’Orchestra Sinfonica di Roma e ancora, nel 1965, è nell’orchestra Rai in qualità di primo flauto nella trasmissione cult "Studio Uno" con Mina.