REDAZIONE GROSSETO

Una grande mostra per la Città di Cosa

Sono oltre quattromila le foto degli scavi archeologici in esposizione "Abbiamo scelto alcune immagini scattate da Brown" spiega Claudio Calastri

Sono 4.000 le foto scattate durante gli scavi archeologici della importante Città romana di Cosa, in una mostra inedita allestita al Museo della Guzman, nel centro storico di Orbetello. Questa domenica 19 dicembre, è in programma l’inaugurazione della mostra fotografica "The landscape of Cosa. L’evoluzione del paesaggio archeologico di Cosa e del territorio attraverso le immagini della American Academy in Rome". Viene organizzata dalla direzione del Museo e dal suo coordinatore Claudio Calastri. Con mil patrocinio del Comune di Orbetello, assessorato alla cultura e di Maddalena Ottali. L’area archeologica della città di Cosa rappresenta uno dei luoghi simbolo per la storia e l’archeologia del nostro territorio, ed ancora oggi continua a trasmettere preziose informazioni sul nostro passato attraverso gli scavi che annualmente si tengono nel sito della città. Il primo a salire sul colle di Ansedonia ad interrogare i resti imponenti di una città sepolta in mezzo agli ulivi fu Frank Edward Brown per conto della American Academy in Rome. Era il 1948, appena finita la II Guerra Mondiale, e Cosa e il colle di Ansedonia conservavano, come tutta la Maremma, una veste paesaggistica intatta nella naturalità dei luoghi, così come si era venuta creando nel corso dei secoli. Brown, in quarant’anni di frequentazione di Cosa, ebbe modo di scattare quasi 4.000 foto, ritraendo non soltanto gli scavi della città, ma anche il contesto circostante, il colle di Ansedonia, il porto della Tagliata. Questi scatti sono confluiti in un meraviglioso archivio messo a disposizione online dalla American Academy in Rome. "Abbiamo scelto alcune immagini scattate da Brown, ci spiega Claudio Calastri, le più datate, le più significative o curiose dal punto di vista paesaggistico e archeologico, e le abbiamo confrontate con immagini attuali degli stessi luoghi, per vedere e comprendere come è cambiata, negli ultimi 70 anni, questa parte della Maremma" Il sito ospita oggi un importante museo nazionale, appunto quello della Città di Cosa. "Un grande ringraziamento va all’American Academy in Rome per questa collaborazione, soprattutto al Photographic Archive, alla sua direttrice Lavinia Ciuffa, a Giulia Ciccarello e Sebastian Hierl, il nostro primo contatto all’Accademia". La direzione del museo della Guzman di Orbetello, dà appuntameto per questa mostra nel periodo in cui sarà aperta al pubblico, da domenica 19 dicembre, al 30 gennaio 2022, nella sala al piano terra, negli orari di apertura del museo; l’ingresso è gratuito.

Michele Casalini