Una guida per non farsi trovare impreparati

Cambiare il capo acquistato? Dipende dalla dicrezionalità del negoziante

Una guida per non farsi trovare impreparati

Una guida per non farsi trovare impreparati

Ecco una breve guida ai saldi per non farsi trovare impreparati in caso di necessità. Alla domanda se esistono delle regole da seguire in occasione dei saldi la risposta è si. Si parte dai cambi. La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio. Dai cambi alla prova dei prodotti. Non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante. Sul fronte pagamenti. Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.

Entrando invece nel merito dei prodotti in evidenza, è importante che i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Un’indicazione sul prezzo. Per i commercianti è obbligatorio indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto che, in base al D.lgs 26/2023, va indicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale. Anche quest’anno la data di inizio delle vendite di fine stagione è la stessa in tutta Italia, fatta eccezione per Bolzano.

"Ciò contribuisce – commenta Letizia Fanara, presidente Federmoda Confcommercio Grosseto – a dare un po’ di stabilità a un mercato che già risente di troppi condizionamenti esterni. Non ci riferiamo soltanto al meteo ma anche alle troppe libertà concesse agli ambiti di vendita diversi dai negozi fisici come, ad esempio, le piattaforme on-line. Siamo assolutamente d’accordo con il presidente nazionale, Giulio Felloni, quando richiama l’attenzione sulla necessità di un accordo tra tutti gli attori della filiera moda affinché le regole siano uguali per tutti. Stesso mercato, stesse regole".