REDAZIONE GROSSETO

"Una persona schiva e molto riservata"

La figura di Oris Orazioli nel ricordo degli ex colleghi della Polizia municipale. L’assessore Turbanti: "Preciso nel suo lavoro"

Una notizia, quella dell’ex vigile urbano che ha tentato di uccidere la moglie e poi si è sparato un colpo alla testa, che è stata immediatamente raccolta anche da Fausto Turbanti, che svolge il ruolo di assessore alla Polizia municipale di Grosseto ormai da quattro anni.

"Lo conoscevo bene – inizia Turbanti –. Ho avuto qualche volta a che fare con Oris Orazioli prima che andasse in pensione (erano due anni che non lavorava più alla Polizia municipale essendo andato in pensione, Ndr.) e posso dire che era una persona in gamba e un ottimo lavoratore. Queste sono notizie inspiegabili e che quando succedono a una persona che conosci non riesce a capire perché possa essere avvenuto tutto questo". L’assessore Turbanti prosegue. "Sono vicino alla famiglia per la loro grave perdita perché la situazione che si è creata è davvero difficile da sopportare. Mi auguro che tutta la famiglia sia in grado di superare questo terribile momento" afferma con dolore l’assessore alla Polizia municipale Fausto Turbanti. "Era un vigile di quartiere – aggiunge Turbanti – un uomo schivo, però molto preciso nel suo lavoro. Non riesco a capire cosa possa aver scatenato questa rabbia in un uomo che non aveva mai dato alcun segno di violenza a partire dal proprio posto di lavoro".

Tra gli ex colleghi, poi c’è poca voglia di parlare, qualcuno non ha voluto rilasciare dichiarazioni, qualcuno ha preferito rimanere anonimo e qualcuno invece ha parlato. "E’ una notizia incredibile che appena l’ho saputa sono rimasto senza parole – ricorda Francesco Fanfani, uno degli agenti più anziani ed esperti attualmente in servizio alla polizia municipale –. Sulla sua personalità posso dire poco perché, praticamente, non siamo stati mai di pattuglia insieme. Quando lui era alla viabilità io ero all’edilizia e quando poi io sono andato alla viabilità lui svolgeva i compiti di vigile di quartiere. Poi è andato in pensione ed era almeno un paio d’anni, appunto da quando aveva lasciato il servizio, che non avevo notizie di lui".

Di Oris Orazioli come persona schiva, riservata, parla invece un suo ex collega, anche lui da un po’ di tempo in pensione, che preferisce rimanere anonimo. "Era una persona schiva – dice – riservata e so che da quando era andato in pensione nessuno dei colleghi aveva saputo più niente di lui". Oris Orazioli, 62 anni in pensione da due, all’interno della Polizia municipale aveva svolto diverse mansioni, si era occupato del traffico, della viabilità (aveva svolto anche il servizio in motocicletta) e infine negli ultimi anni di attività aveva svolto il ruolo di vigile di quartiere".