"Una piccola marcia" è il titolo del libro di Gianni Bonini e Lorenzo Somigli, entrambi fautori de Il Tazebao, che hanno scritto questo volume "dove – spiegano – c’è tutto quello che serve per orientarsi nella contemporaneità: la grande storia e il suo punto di rottura, l’Afghanistan come limes convulso nel grande gioco – scomodiamo Kipling – il personaggio del nostro Novecento, il duello per la guida dell’Impero americano, il mare nostrum che noi non abbiamo mai abbandonato. A chiudere il cerchio, il ritorno al territorio con la geostoria maremmana e il Chianti, confine raffinato. E visto che si tratta di una comunità di pensiero, contribuiscono, in vario modo, Andrea Ferravante, Irene Ivanaj, Laura Lodigiani, Erica Mazzetti, Alessandro Sorani, Leonardo Tirabassi e, ancora, imprenditori che sanno praticare l’obiettivo come Raffaele Tarchiani e Claudio Tongiani. E ringraziano, inoltre, Associazione Centro Coordinamento Viola Club, La Nazione Grosseto, Nodo di Gordio, Tignano Festival".
"Un grande storico contemporaneo dice che la prima marcia su Roma fu di Ottaviano Augusto coi talenti messi da parte da Cesare per la guerra ai Parti – dicono ancora Bonini e Somigli –. Noi presuntuosamente la retrodatiamo di una cinquantina d’anni, a Caio Mario e Silla. E comunque non potevamo non farne oggetto di una bella riflessione sulla sua versione novecentesca, parliamo del Duce ovviamente, sottraendola a partire dall’intervista sul fascismo di Michael Ledeen a Renzo De Felice, correva il 1975, alla banalizzazione mediatica. La riproponiamo in questo volumetto orgogliosi di ospitare gli interventi del 26 ottobre scorso, tutti caratterizzati dalla libertà e dall’innovazione nel portare sulla scena il dramma storico dalle tinte pirandelliane. Ad essa aggiungiamo una selezione di elzeviri, corsivi e dialoghi di varia umanità, geopolitica, storia, economia".