È partita da Pitigliano la proposta di costruire una rete delle Città Minori della Toscana impegnate nella costruzione di un nuovo modello di turismo che rimette al centro il benessere delle comunità locali, nella consapevolezza che la "felicità" dei residenti diventa elemento strategico per mantenere in vita i territori. Di questo si è parlato nell’ultimo convegno organizzato nella Città del Tufo che accolti alcuni amministratori di comuni minori e tecnici del turismo. L’obiettivo è stato quello di iniziare a studiare insieme una strategia per preservare l’autenticità dei territori, con effetti positivi sullo stesso sviluppo turistico e l’ambizione è quella di salvare i territori dalla pressione dei flussi turistici incontrollati, dal turismo mordi e fuggi e dal rischio di omologazione, riscoprendo l’autenticità e l’identità dei luoghi.
All’incontro promosso dal Comune di Pitigliano ha partecipato un primo nucleo di amministratori pubblici che si sono dimostrati interessati ad avviare un percorso condiviso, tra i quali Montepulciano, Chiusi, Volterra, Massa Marittima, Santa Fiora, Sorano e Semproniano. Pitigliano ha iniziato a ragionare su questo argomento dal periodo del covid, da quando cioè il paese è stato preso d’assalto da un turismo, a volte incontrollato. "Abbiamo avvertito il rischio di snaturare la nostra comunità – commenta il sindaco -. In estate il centro storico è messo sotto pressione dal turismo mordi e fuggi. Partendo da queste problematiche, anche su sollecitazione degli operatori locali e dei residenti del centro storico, abbiamo sentito l’esigenza di avviare un percorso di autoanalisi, condiviso la popolazione locale, rispetto al tipo di turismo che vogliamo per Pitigliano nei prossimi 20 anni, nella consapevolezza che sia possibile agire come comunità, È stato naturale allargare il ragionamento oltre i confini comunali". "La Toscana diffusa – afferma Simone Marrucci, esperto di turismo che sta seguendo il Comune sin dalle prime fasi del progetto – può diventare un esempio di sostenibilità sociale, economica, culturale e turistica".