
Murales colorati sui muri della scuola di Cassarello. Sono quelli che hanno realizzato gli 81 bambini della scuola dell’infanzia di via Marche. Il progetto era partito l’anno scorso e si era interrotto un anno fa con l’arrivo del covid. Adesso è ripartito con i piccoli impegnati nell’abbellimento delle pareti della loro scuola con dipinti raffiguranti soggetti di storie narrate. "Lavoriamo molto sulla bellezza – spiega Gabbriella Zanaboni, una delle maestre che segue il progetto – Una bellezza che non è solo estetica ma è la bellezza del fare, dei gesti e delle parole. E se la scuola è più bella i bambini ci tengono di più". Un progetto che parte dalla bellezza per costruire i cittadini di domani. "Bellezza che è anche strumento di integrazione – prosegue Zanaboni –. È, infatti, attraverso l’arte come la pittura, la musica e il teatro che si aiutano i bambini con disabilità e quelli stranieri a trovare un modo per integrarsi ed esprimersi". "Ogni bambino – continua - ha un talento e noi dobbiamo farlo emergere e valorizzarlo". E cosa meglio dell’arte? L’idea di impiegare la pittura è venuta a Manuela Lombardi, maestra ma anche decoratrice e restauratrice. Una passione che ha messo a disposizione dei bambini della scuola. Nasce così l’idea di dipingere, ma un foglio non poteva bastare e così si è pensato ai muri della scuola. Un’attività che ha riscosso successo fra i piccoli. "I bambini amano il mondo dei colori – spiega Zanaboni - e sono felici se trovano un barattolo di colore liquido, dove intingere il pennello e colorare una vasta superficie come le pareti della scuola. Il mondo del colore è una delle porte attraverso la quale guidare il bambino alla comprensione e all’essere attivo nel mondo". "La curiosità – aggiunge - è un elemento fondamentale per la crescita. Noi facciamo capire ai bambini che è importante chiedere aiuto. Il nostro obiettivo è crescere dei cittadini, perchè i bambini che oggi hanno tre, quattro e cinque anni sono gli adulti di domani". Fra gli obiettivi non solo educare al bello ma anche all’attenzione e all’ascolto degli altri. "Facciamo capire ai piccoli che il diverso da noi è un arricchimento – spiega Zanaboni -. Aiutiamo i bambini stranieri ad integrarsi e per farlo cerchiamo dei metodi che li aiutino ad esprimersi attraverso la creatività". Per la scuola fondamentale è il lavoro di squadra. "L’attività dei murales è un lavoro di squadra – prosegue Zanaboni – dove si impara a lavorare in gruppo, dove il risultato che si ottiene è di tutti. Vogliamo superare gli individualismi perchè ognuno di noi è complementare all’altro e insieme possiamo fare qualcosa di bello. È questo il messaggio".
Angela D’Errico