
Ethan Ferretti e Tommaso Pieri parteciperanno alla National High School Model United Nations
Due studenti del liceo scientifico Enrico Fermi – Isis Polo Amiata Ovest, Ethan Ferretti (di Arcidosso) e Tommaso Pieri (di Castel del Piano), entrambi frequentanti la classe quinta del percorso di studi "Esabac", parteciperanno la settimana prossima alla National High School Model United Nations, nella sede dell’Assemblea Generale dell’Onu al Palazzo di Vetro.
Il programma Young Model Un "L’Ambasciatore del Futuro" è una conferenza che si svolgerà a New York da sabato a domenica 16 marzo 2025 ed è la più grande simulazione diplomatica al Mondo con la partecipazione di 5000 studenti delle scuole superiori provenienti da oltre 100 Paesi e 6 Continenti. Questo tipo di conferenze nasce prima della fondazione dell’Onu. Già negli anni ‘20 alcuni studenti statunitensi avevano partecipato a una simulazione della Società delle Nazioni. I Model Un sono conferenze per studenti in cui vengono simulate assemblee delle Nazioni Unite. Ogni partecipante assume il ruolo di delegato di un Paese membro all’Assemblea Generale, rappresentandone le posizioni in un comitato od organo dell’Onu o di altre organizzazioni internazionali.
I due studenti amiatini sono stati assegnati alla Peacebuilding Commission, l’organo intergovernativo di supporto all’Assemblea Generale ed al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in tema di costruzione e mantenimento della pace tra Paesi o territori in conflitto. Entrambi hanno ricevuto mandati molto impegnativi ma allo stesso tempo decisamente attuali: rappresentare la posizione del Kuwait in merito ai due conflitti a noi molto vicini.
Ethan Ferretti dovrà elaborare e presentare il Position Paper sul conflitto tra Federazione Russa e Ucraina, mentre Tommaso Pieri dovrà relazionare in merito al conflitto a Gaza. L’obiettivo è quello di adottare risoluzioni condivise sui topics discussi nel proprio comitato. Tra gli scopi della partecipazione ai Mun vi sono ad esempio favorire l’incontro e il dialogo tra giovani di culture, lingue e Paesi diversi. Non meno importante è stimolare il dibattito e la comprensione da parte delle giovani generazioni dei problemi del mondo contemporaneo e della politica internazionale. Infine migliorare le proprie capacità dialettiche, anche in una lingua diversa dalla propria.