AMIATAUnire i due versanti dell’Amiata non è stata mai un’operazione semplice, ci basta guardare le ultime vicende che hanno riguardato le due società che gestiscono gli impianti di risalita. Ora però c’è qualcuno che ci sta provando e lo sta facendo puntando sulla cultura, nello specifico sul teatro. La brillante idea è partita da Gianmarco Nucciotti, direttore artistico di un teatro dell’Amiata senese. Da quest’anno ad Arcidosso, Castel del Piano, Santa Fiora e nei due comuni dell’Amiata senese, Abbadia San Salvatore e Piancastagnaiosarà possibile pagare un biglietto ridotto per andare a teatro. Basta essere abbonati al nuovo circuito dei "Teatri del Monte Amiata". In pratica, sarà possibile pagare un biglietto ridotto per andare a teatro, basta essere abbonati a uno dei cinque teatri dei comuni citati poc’anzi. Unire culturalmente la montagna, per la seconda volta dopo il Sorgenti Film Festival, significa sentirsi dalla stessa parte. Un accordo a suo modo storico reso possibile dalla caparbietà e dall’abnegazione del giovane direttore artistico amiatino: "Teatri del Monte Amiata - spiega Nucciotti - è un sogno che si realizza, è il risultato di un percorso che oggi mette insieme i cinque comuni dei due versanti del monte Amiata". Un progetto che ha coinvolto molti attori sui vari territori, tutti guidati dalla stessa idea, lavorare per promuovere l’Amiata unita.L’idea fu lanciata nel 2017 da Nucciotti, quando, per la prima volta, ci fu la stagione su tutti e cinque i teatri dell’Amiata: Questo risultato dimostra che un giovane, se si rimbocca le maniche, può fare più della politica. Tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto non si aspettano un cambio radicale ma è comunque far passare il messaggio che unire i paesi che da soli non andrebbero da nessuna parte è fondamentale. In questo periodo i teatri amiatini sono in fermento. Tutti i comuni hanno dei ricchi cartelloni dove si alternano nomi di spicco del panorama nazionale e compagnie teatrali della provincia.
Nicola Ciuffoletti