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Valerio Massimo Manfredi grave ma stabile, in prognosi riservata a Grosseto

Lo scrittore portato in Toscana per la disponibilità della camera iperbarica. Gravissima la scrittrice Prenner

Valerio Massimo Manfredi (Ansa)

Grosseto, 12 febbraio 2021 - Lo scrittore Valerio Massimo Manfredi, ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'unita'operativa complessa dell'ospedale Misericordia di Grosseto, ha superato la notte, le condizioni sono sempre critiche, ma stabili. La prognosi rimane riservata.

E' quanto si apprende da fonti sanitarie circa le condizioni dello scrittore trasferito ieri in elicottero dopo essere stato inizialmente trasportato all'ospedale San Camillo di Roma proprio perché a Grosseto era disponibile una camera iperbarica dove poter essere trattato in seguito a una intossicazione da monossido di carbonio.

Manfredi era stato trovato esanime in un appartamento in via dei Vascellari a Roma. Insieme allo storico e archeologo di fama internazionale, firma del Quotidiano Nazionale, la scrittrice Antonella Prenner, anche lei priva di sensi: è ricoverata in gravi condizioni all'Umberto I di Roma. A fare scattare l'allarme sarebbe stata la figlia, che non riusciva a mettersi in contatto con il padre. Il gas potrebbe essere stato sprigionato da una caldaia dell'appartamento accanto a quello occupato dallo storico 77enne. Su questa ipotesi stanno lavorando in queste ore i vigili del fuoco e la polizia. L'immobile in questione  è stato posto sotto sequestro per motivi di sicurezza e per poter svolgere una serie di accertamenti. Il monossido aveva saturato l'intera palazzina di via dei Vascellari, a Trastevere.

Chi è Valerio Massimo Manfredi

Valerio Massimo Manfredi, archeologo e scrittore, vive a Piumazzo. Dopo essersi laureato in lettere classiche all’Università di Bologna è subito entrato nel mondo dell’archeologia, specializzandosi in topografia del mondo antico all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha insegnato nella stessa università Cattolica dal 1980 all’86 per poi iniziare una intensa carriera accademica prima all’Università di Venezia e dopo a Chicago, alla Sorbona e alla Bocconi.

Tra gli anni Settanta e gli Ottanta ha progettato e condotto le spedizioni Anabasi per la ricostruzione sul campo dell’itinerario della ritirata dei Diecimila, ma sono numerose le sue partecipazioni a campagne di scavo. Ha tenuto conferenze in alcuni dei più prestigiosi atenei e ha scritto romanzi di grande successo, tradotti in tutto il mondo ( dodici milioni di copie vendute a livello internazionale).