REDAZIONE GROSSETO

Vasile Dabija resta in via Saturnia: "Nessun sequestro"

Il padrone della casa in cui la 17enne ha vissuto per 36 giorni non ha ancora ricevuto alcun avviso di garanzia e ribadisce: "Era ospite"

È romeno e non moldavo, come erroneamente scritto ieri, il ragazzo che ha accompagnato per la prima volta Elena Miruna Nemteanu nell’appartamento di Vasile Dabija, dove la 17enne scomparsa (e ora ritrovata) ha poi trascorso l’intero periodo tra il 31 agosto e lo scorso 5 ottobre.

"Quel ragazzo mi chiese se avevo posto per far stare lui e la sua amica per qualche giorno visto che lui doveva prendere a lavorare nelle campagne per la vendemmia – ha raccontato a La Nazione proprio Vasile Dabija, presidente della comunità moldava di Grosseto –. Aiuto sempre le persone che, straniere come me, si trovano in difficoltà e dunque li feci stare, come ho fatto stare altri in passato. Quando ho visto la ragazza le ho chiesto come si chiamasse e mi disse: ’Vanessa’. Disse pure che aveva 23 anni e che i genitori erano a Grosseto, ma che non approvavano l’amicizia con Costantino e per questa ragione venivano a stare da me. Ho creduto a quelle parole perché conosco Costantino da tempo e mi sono fidato. Per il resto non guardo la televisione, non leggo i giornali. Non ho saputo nulla della 17enne scomparsa fino a quando un altro ragazzo moldavo, lunedì sera, non mi ha fatto vedere un video della trasmissione ’Chi l’ha visto’. Sono genitore anche io e mi sono attivato subito per contattare la mamma della ragazza. Ho parlato con lei al telefono, l’ho fatta venire a casa invitandola ad avvertire subito la Polizia che poi è arrivata poco dopo. Non mi capacito del fatto che Eleonora, che per me era ’Vanessa’, sia potuta restare tutto questo tempo lontano dalla madre. Non era costretta da nessuno a stare lì. Sembrava si trovasse bene. Non ho mai assistito a un litigio o a un diverbio con il suo amico. Ma io posso parlare solo per il periodo che i due sono stati nella mia casa di via Saturnia. Cosa sia accaduto prima (dal 7 agosto, giorno della scomparsa, al 31 agosto, ndr), chi abbiano conosciuto e incontrato, non lo so".

Vasile Dabija, ricontattato ieri, ha detto di non aver ancora ricevuto alcuna comunicazione riguardo a un possibile avviso di garanzia. Ha riferito che la sua abitazione non è stata posta sotto sequestro. "Perché dovrebbe esserlo?" ha aggiunto. Quando la polizia è arrivata nella casa di via Saturnia, lo scorso lunedì sera, secondo Dabija nell’abitazione oltre a Elena e al suo amico romeno e ai genitori di lei e allo stesso Dabija, c’era un’altra donna sempre ospite della casa di Dabija.

anfa