REDAZIONE GROSSETO

Venator, futuro incerto. Dazzi: "Necessaria mobilitazione unitaria"

Ieri agli ex Bagnetti di Gavorrano assemblea organizzata dalla Filctem. C’era l’ad Neri: "Crisi complessa, non si può riprendere a pieno regime".

Ieri agli ex Bagnetti di Gavorrano assemblea organizzata dalla Filctem. C’era l’ad Neri: "Crisi complessa, non si può riprendere a pieno regime".

Ieri agli ex Bagnetti di Gavorrano assemblea organizzata dalla Filctem. C’era l’ad Neri: "Crisi complessa, non si può riprendere a pieno regime".

GAVORRANOUna sala gremita ha messo al centro la questione Venator e il futuro del polo chimico di Scarlino. Ieri si è svolto l’incontro promosso da Filctem Cgil e Cgil Grosseto, con il supporto del livello regionale del sindacato, che ha messo insieme nella sala della Porta del Parco a Gavorrano il mondo del lavoro, delle istituzioni e dell’industria locale.

L’incontro ’Lavoro e Sviluppo – il futuro del Polo chimico di Scarlino’ ha riassunto il percorso che ha portato alla crisi Venator, sottolineando l’importanza di un nuovo patto straordinario per risolvere la situazione.

Tra i primi a intervenire anche la dipendente Venator Stefania Toninelli, che con coraggio ha raccontato l’importanza di un lavoro che deve tornare ad essere presente nelle vite degli oltre 200 dipendenti dell’industria chimica. Un lavoro che per lei ha lo stesso colore della dignità e della forza di volontà che l’hanno spinta, davanti a una platea varia e numerosa, a raccontarsi e a far percepire vividamente quanto l’impiego alla Venator significhi per lei e per tutti i lavoratori attualmente in cassa integrazione.

Poi gli intervenuti dei rappresentanti delle istituzioni come la sindaca Stefania Ulivieri (Gavorrano), Francesca Travison (sindaca di Scarlino) e Francesco Limatola (presidente della Provincia). Poi hanno preso la parola Fabrizio Dazzi, segretario Filctem Cgil Grosseto; Stefano Neri (Ad Venator Italy); Luigi Mansi (presidente Nuova Solmine); Ivano Avanzini (presidente Crosa Group) e Giovanni Mascagni (direttore Confindustria Grosseto). Interventi che, a diversi livelli, hanno parlato di quanto sia importante Venator per il territorio, aprendo a possibili soluzioni.

Anche l’onorevole Marco Simiani, la senatrice Simona Petrucci e l’assessore regionale Leonardo Marras hanno dato il loro contributo all’incontro, sottolineando quanto non ci sia alternativa per la Venator se non riprendere la produzione, per il bene dei lavoratori e del territorio. Dello stesso avviso Fabio Berni (membro segreteria Cgil Toscana) e Valentino Vargas, (Filctem nazionale), entrambi particolarmente critici sull’esiguità del supporto all’industria da parte del governo.

"Negli ultimi mesi, Venator ha affrontato gravi difficoltà finanziarie, culminate con il ricorso al Chapter 11 – ha ricordato Dazzi, segretario generale Filctem Cgil Grosseto - Nonostante questi problemi, il management ha lavorato per garantire la continuità produttiva dell’impianto. Come Filctem ribadiamo la necessità di una mobilitazione unitaria".

"La crisi aziendale - ha spiegato l’ad Stefano Neri - è complessa. Su tutto la domanda di biossido di titanio diminuita drasticamente e senza ripresa. L’impianto non potrà ripartire a pieno regime perché non c’è sufficiente mercato".