REDAZIONE GROSSETO

Venator, la svolta ora c’è. Via libera allo stoccaggio

La Regione dà l’ok. Dazzi: "L’azienda deve riattivare"

"La Conferenza dei servizi convocata dalla Regione Toscana ha formalmente dato il via libera al progetto di Venator per realizzare un sito di stoccaggio ‘preliminare’ nell’ex bacino fanghi Solmine. Ora Venator non ha più alibi, ed è arrivato il momento di definire una road map per la riattivazione delle linee di produzione del biossido di titanio nell’impianto del Casone di Scarlino". Va dritto al punto Fabrizio Dazzi (nella foto), segretario della Filctem Cgil maremmana, la Federazione italiana dei lavoratori di chimica, tessile, energia e manifatture. "Verrà realizzato un piezometro, e il Comune di Scarlino si è impegnato ad approvare la nuova destinazione urbanistica dell’area entro la fine di novembre – prosegue Dazzi – Per cui, a questo punto, la società deve dimostrare la volontà effettiva di attivare gli investimenti per allestire l’area e renderla idonea ad accogliere in via temporanea (al massimo tre anni) i gessi rossi, scarto di produzione del ciclo industriale del biossido di titanio. In parallelo, ci aspettiamo che Venator inizi subito a predisporre la documentazione da presentare alla Regione per i siti definitivi di stoccaggio. Poi chiude. " Infine – conclude - riteniamo sia necessario investire in ricerca e innovazione per ridurre la quantità di gessi rossi prodotti dal ciclo industriale".