Oggi alle 8.30 all’auditorium del Misericordia è in programma un evento celebrativo importante: la Scuola di Chirurgia Robotica dell’ospedale Misericordia compie vent’anni. Un’eccellenza che tutto il mondo ci invidia e a cui tutti oggi guardano con soddisfazione. Daranno il proprio contributo anche il direttore generale Antonio D’Urso, la direttrice sanitaria Assunta De Luca, l’assessore regionale alla Sanità, Simone Bezzini e anche il governatore della Toscana, Eugenio Giani. Ma non ci sarà Pier Cristoforo Giulianotti, il chirurgo di fama mondiale che nel 2003, da primario di chirurgia, decise di intraprendere questo viaggio che dura tuttora. Formando decine di medici in tutto il mondo. Giulianotti ha deciso di scrivere una lettera per spiegare ai grossetani perché ha "declinato l’invito. Non per un capriccio o una ripicca, ma la conseguenza – spiega – di una decisione unilaterale non mia, con una sostanziale divergenza sulla visione di fondo". Il progetto della scuola trovò ben presto degli ostacoli: "Un nuovo direttore generale ostile, Giuseppe Ricci, un’Accademia Toscana irritata dal successo della periferia ospedaliera, associazioni animaliste sul piede di guerra, colleghi locali acciecati dalla gelosia e associazioni cittadine convinte della inutilità del progetto – dice Giulianotti –. Solo un testardo, cocciuto disposto al martirio come me poteva superare questo. Con la credibilità legata al crescente successo clinico il programma si rafforzò e venne validato. Il nostro team lavorò duramente per anni e l’attività clinica crebbe a dismisura".
La storia va avanti: "Nel 2007 quando ricevetti la proposta di assumere l’incarico di professore alla Università americana di Illinois a Chicago, prima di decidere, mandai una lettera personale al Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi chiedendo umilmente come comportarmi. Era possibile restare a Grosseto concedendo più risorse all’Asl? Sarei rimasto se ci fossero state le giuste condizioni. Quella lettera non ricevette mai alcuna risposta e capii che non avevo scelta e che dovevo andarmene".
Poi prosegue: "Fu firmato un contrattoconvenzione, completamente gratuito, tra la Asl e l’Università di Chicago. Potevo continuare a cooperare con la Scuola ed eseguire interventi al Misericordia. E’ stata perciò un’amara sorpresa quando il primario Andrea Coratti, tra l’altro mio allievo, nel frattempo rientrato a Grosseto da Firenze, mi ha comunicato che l’Asl aveva deciso di cancellare la convenzione con l’Università. Avere stracciato questa convenzione – attacca Giulianotti – è stata probabilmente una decisione politica dai contorni poco chiari, giustificata con non provate ragioni di bilancio e forse approvata dal sindaco di Grosseto, sindaco del quale certo non godo le simpatie. E’ stata comunque, a mio modo di vedere, una decisione erronea e miope nel lungo termine. E’ stata una decisione erronea inoltre perché non tiene conto delle prospettive future: La chirurgia robotica sta diventando obiquitaria e l’insegnamento dovrà rientrare, obbligatorio, nelle Scuole di Specializzazione. Ed è per questo che temo che la cerimonia – chiude Giulianotti – si trasformi in una commemorazione, un epitaffio. Auguro ad Andrea Coratti di avere, da solo, la forza di proteggerla e farla crescere nonostante tutto".