Il Tar ha respinto il ricorso di "Grosseto al Centro" sul taglio degli alberi di via Mascagni. In pratica l’associazione, rappresentata dagli avvocati Barbieri e Meconcelli, aveva chiesto l’annullamento dell’ordinanza urgente (la numero 47 del 6 marzo 2020) firmata dal Comune di Grosseto che aveva deciso l’abbattimento dei pini di via Mascagni per la "tutela dell’incolumità pubblica e per superare una situazione di grave degrado di quella parte di città". L’associazione aveva chiesto 20mila euro di risarcimento perché negli anni il Comune "non sarebbe mai intervenuto per adottare diverse soluzioni finalizzate alla risoluzione del problema della gibbosità della sede stradale, determinando una vera e propria omissione dell’esercizio di poteri alternativi e ordinari". Sempre secondo l’associazione c’era stata da parte del Comune un "eccesso di potere e una violazione del procedimento". Il Comune ha eccepito invece l’inammissibilità per mancanza di legittimazione ad agire da parte dell’associazione perché non ha "fornito la prova di essersi dotata di un apposito riconoscimento da parte del Ministero dell’Ambiente per un ricorso del genere". I giudici hanno confermato che dall’agosto del 2019, dopo la sospensione dei lavori appaltati, nel tratto oggetto dell’intervento c’erano stati "altri nove incidenti, almeno cinque riconducibili alla condizione del piano viabile, circostanze univoche che dimostravano una situazione di grave incuria e degrado e un grave pericolo per l’incolumità pubblica".
E dunque l’ordinanza urgente "ben poteva essere adottata" e la situazione si stava aggravando in vista della stagione primaverile. I giudici hanno inoltre respinto la richiesta di "incompetenza del sindaco" chiesta da "Grosseto al Centro" e infine anche la richiesta avanzata dall’associazione di risarcimento danni per non aver dimostrato "il nesso di casualità con le attività svolte dall’associazione".