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Un momento della visita al campo di concentramento e sterminio di Auschwitz, in Polonia, svolto da Maria Romano
Maria Romano, operatrice volontaria di Servizio civile universale nel Comitato Costa d’Argento della Croce Rossa, ha avuto l’opportunità di partecipare al "Viaggio nella Memoria".
Il viaggio-studio, organizzato in occasione dell’ottantesimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, ha coinvolto la partecipazione di 70 giovani provenienti da tutt’Italia in un’esperienza unica di riflessione e commemorazione.
"Camminare tra le baracche di questi campi, osservare da vicino i luoghi della sofferenza e della disumanizzazione è stato intenso e toccante – racconta Maria Romano –. Ogni angolo, ogni mattone, ogni filo spinato racconta una storia di dolore e speranza tradita. È difficile trovare le parole per descrivere ciò che si prova di fronte a tanto orrore, ma è nostro dovere ricordare e trasmettere questa memoria alle nuove generazioni e con responsabilità prenderci cura del futuro. La visita ai campi di sterminio ha rafforzato in me la consapevolezza dell’importanza della memoria, non solo come ricordo, ma come impegno attivo nella società e sulla necessità di agire ogni giorno per il rispetto dei diritti umani".
"Nel mio servizio in Croce Rossa – continua – incontro ogni giorno persone in difficoltà, che hanno bisogno di aiuto, di sostegno e di un gesto di umanità. Nei campi di concentramento è stato negato proprio questo principio: il rispetto per la dignità umana. Questa esperienza mi ha reso ancora più consapevole di quanto sia fondamentale non restare indifferenti di fronte all’ingiustizia". Tornare da questo viaggio significa per Maria portare avanti una missione: "Trasformare il ricordo in azione, affinché l’umanità non dimentichi e non ripeta gli stessi errori".