Viaggio nel tempo. Laboratorio di archeologia

Oggi nel Museo cittadino i bambini potranno scrivere sul bronzo sotto la guida di un esperto.

Viaggio nel tempo. Laboratorio di archeologia

Viaggio nel tempo. Laboratorio di archeologia

Tornare indietro nel tempo è possibile. Un ritrovamento fatto sessantasei anni fa, a due passi da Grosseto, e poi? Si tratta di una storia nella storia, avvincente e misteriosa, quella di Honesta Missio: il diploma di Valerius Clemens in mostra al Museo archeologico di Grosseto. Oggi al alle 16.30 verrà proposto un laboratorio con il consulente scientifico e archeologo maremmano Riccardo Chessa de "Gli Albori" che presterà la sua esperienza, per ricostruire insieme il diploma militare di Valerius Clemens, in esposizione nel museo fino al 21 gennaio. L’evento rientra nel progetto ‘Domenica nei Musei di Maremma’ ed è gratuito.

Il laboratorio di archeologia sperimentale è dedicato ai bambini dagli 8 ai 12 anni e alle loro famiglie. Sarà ricreata una situazione verosimile con lastre di bronzo ricostruite da Chessa proprio come all’epoca per poi realizzare insieme all’archeologo un’incisione a freddo sulla lastra con materiali specifici e con la tecnica originale. Difatti il diploma è un oggetto di bronzo con iscrizione graffita, formato da due tavolette rettangolari che garantiva ai veterani dell’esercito al momento del congedo, dopo 16 anni di servizio, vari privilegi. Il pomeriggio diventerà un lungo viaggio nell’epoca, lungo fino al 7 gennaio del 306 d.C., giorno in cui gli imperatori consegnarono i diplomi ai soldati in congedo tra cui il pretoriano Valerio Clemente. Ed è proprio per questa ricorrenza che sarà dedicato il laboratorio archeologico di oggi, che si concluderà alle 18.30. Ospite di questa domenica sarà Gerardo Tei, colui che ritrovò a seguito dei lavori nella zona Poggio Rotigli nel comune di Campagnatico, il dittico di bronzo. Chessa e Tei racconteranno la storia dell’oggetto di bronzo, come fu ritrovato nel 1958, di cosa si tratta e la sua assenza nelle sale dei musei fino allo scorso dicembre. L’importante reperto fornisce informazioni sull’organizzazione militare romana, soprattutto dei pretoriani, nonché le guardie personali degli imperatori romani e sulle vicende storiche connesse, restituendo così,una visione del mondo antico.

Maria Vittoria Gaviano