REDAZIONE GROSSETO

Viaggio verso Circe, Grosseto: in canoa sull’Ombrone con "Dune" e Margaret Atwood

Un'inedita avventura artistica e naturalistica sul Fiume Ombrone: un viaggio in canoa sotto la luce della luna piena, con la lettura di Margaret Atwood, musica dal vivo e una riflessione sulla visione maschile del racconto di Ulisse. Un'esperienza immersiva e coinvolgente per celebrare la bellezza del Parco Regionale della Maremma.

Viaggio verso Circe, Grosseto: in canoa sull’Ombrone con "Dune" e Margaret Atwood

Oggi e domani alle 19.30 con "Circe Fango" di Margaret Atwood partirà una inedita avventura artistica e naturalistica sul Fiume Ombrone. Gli spettatori si ritroveranno al parcheggio accanto al ponte ciclabile sull’Ombrone, a La Barca. Da lì, dopo un breve benvenuto – degustazione, partirà un viaggio in canoa fino alla Spiaggia dello Spolverino: un’ora circa di navigata silenziosa sul fiume, sotto la luce della luna piena, per un gruppo di 40 spettatori, per arrivare alla spiaggia dello Spolverino dove saranno accolti dalla Circe interpretata da Sara Donzelli, a partire dal poema della grande Margaret Atwood, con la musica dal vivo di Angelo Comisso al pianoforte elettrico. Con la cura registica di Giorgio Zorcù. È un’avventura che propongono Accademia Mutamenti e il Parco Regionale della Maremma all’interno del progetto Dune 2023: un’esperienza immersiva e coinvolgente dove arte, natura e teatro celebrano la bellezza del Parco Regionale della Maremma. La Atwood fa una lettura di Circe lontana dall’archetipo della pericolosa seduttrice che trasforma gli uomini, derivata dalla visione maschile del racconto di Ulisse. La Atwood, dopo millenni, dà a lei la parola, e le fa raccontare in poesia la sua versione dei fatti. Apre così la possibilità di un altro punto di vista, e si chiede: se la colpa non fosse sempre delle doti seduttive e incantatrici della donna ma anche dell’incapacità degli uomini di instaurare un rapporto di parità? Se le donne fossero stanche di essere circondate sempre da uomini aggressivi e cercassero invece un altro genere di compagno, capace di non temere la propria vulnerabilità? Perché ribellarsi al mito può portare a un cambiamento rivoluzionario.