Grosseto, 30 gennaio 2025 – Videocamere di sorveglianza dentro e fuori dal locale e un nuovo codice di condotta con le regole che i clienti devono rispettare. Sono questi due dei punti inseriti nelle linee guida per migliorare la sicurezza e prevenire ’atti illegali’ all’interno e vicino a bar, discoteche, alberghi, stabilimenti balneari e sale giochi. Tutto è contenuto nel decreto del ministro dell’interno, Matteo Piantedosi.
Tra le altre cose il decreto prevede che i gestori garantiscano, sempre a spese proprie, un’illuminazione adeguata in tutta l’area dell’attività. In cambio potranno evitare la chiusura automatica del locale, o la sospensione delle licenze, in caso di risse e disordini di vario genere. Non meno importante è la definizione di regole di comportamento, sempre da parte del titolare dell’attività, da rispettare dentro il locale e nei dintorni immediati. Tutto questo viene però messo in discussione da Fiepet Confesercenti. Anche la rappresentanza grossetana, guidata da Massimiliano Mei chiede un incontro al ministero degli interni per chiarire i dettagli delle nuove norme. previste per i gestori dei pubblici esercizi». Così Massimiliano Mei, presidente Fiepet Confesercenti Grosseto commenta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell’Interno che adotta le ‘Linee guida per la prevenzione degli atti illegali e di situazioni di pericolo per l’ordine la sicurezza pubblica all’interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici’.
«Queste linee guida - commenta Mei - rischiano di costituire ulteriori oneri per gli esercenti. I gestori di bar, ristoranti e discoteche quotidianamente agiscono per evitare e denunciare situazioni di pericolo alle forze dell’ordine. Imporre per decreto ai gestori di pubblici esercizi di installare sistemi di videosorveglianza, illuminare le aree circostanti e definire codici di condotta è però inaccettabile, perché scarica sulle nostre spalle responsabilità che spettano allo Stato. Non possiamo sostituirci alle forze dell’ordine e non possiamo vigilare all’esterno dei locali. Siamo convinti che collaborare sia un dovere ma è assurdo imporci obblighi difficilmente gestibili».
Poi Mei conclude: «La sicurezza è un bene comune e deve essere garantita da chi ne ha le competenze e le risorse». Fipe Confcommercio Grosseto accoglie invece positivamente la precisazione del Viminale sulla natura volontaria delle linee guida, anche se non convince il meccanismo premiale per i virtuosi, di cui si è parlato in questi giorni. «Siamo convinti che una collaborazione con il Ministero dell’Interno e le forze dell’ordine – commenta il presidente Fipe Confcommercio Grosseto Danilo Ceccarelli – possa ulteriormente rafforzare le azioni di prevenzione, ma non ci convince la questione del meccanismo premiale su un lavoro che non è il nostro. Auspichiamo che venga convocato al più presto un tavolo di lavoro». Poi da Fine chiariscono: «Inoltre, per quanto riguarda questo decreto, ci risulta che non ci sia stata alcuna interlocuzione». Nicola Ciuffoletti