Matteo Alfieri
Cronaca

“Insieme salviamo vite”. Madre e figlio giurano come vigili del fuoco

Grosseto, la storia di Fiorella Rappelli e Andrea Giannella: mamma e figlio hanno prestato giuramento nello stesso giorno

Fiorella Rappelli e Andrea Giannella

Fiorella Rappelli e Andrea Giannella

Grosseto, 11 ottobre 2024 – Si chiamano Fiorella Rappelli e Andrea Giannella. E sono mamma e figlio. Lo stesso giorno sono diventati vigili del fuoco a tutti gli effetti, dopo aver prestato giuramento per iniziare a svolgere un lavoro tanto difficile e impegnativo, quanto affascinante. E la mamma, che ha 54 anni, in fatto di anzianità è addirittura più «giovane» del figlio, che di anni ne ha 23. Fiorella aveva perso le speranze di diventare vigile del fuoco: da oltre 20 anni, infatti, era «discontinua». In sostanza i discontinui vengono richiamati per brevi periodi di 20 giorni al mese, senza superare comunque i 160 giorni all’anno contrattualizzati e la loro presenza serve per colmare le carenze di organico.

«Ormai avevo perso le speranze – dice ridendo la donna –. Infatti il mio vero lavoro era un altro». Il pallino di diventare vigile del fuoco non l’ha mai abbandonata. «Esatto – aggiunge –. Quando ho perso il lavoro, nel 2021 e i miei figli ormai erano diventati grandi, ho deciso di riprovarci». Nonostante mille difficoltà. «Il mio sogno stava sfumando soprattutto per l’età. Ma mi sono fatta coraggio e mi sono iscritta al corso. Ed era quello che cercavo».

Un percorso tosto: 9 mesi di addestramento, soprattutto fisico, che per una donna di 54 anni non si è rivelato uno scherzo. «E’ stata dura – racconta –. Ci siamo trovati a fare il corso, mio figlio il 97esimo e io quello dopo, il 98°. Se mio figlio mi ha aiutato? Moralmente parecchio, anche perché in tanti mi guardavano con diffidenza e mi sentivo sola». Ma alla fine è andata bene. Il figlio è stato assegnato a Grosseto, lei prenderà servizio da lunedì a Belluno.

«Mi va bene – prosegue Fiorella Rappelli – ero consapevole di questo. Domenica partirò da Grosseto per prendere servizio. E so già che tutto sarà completamente diverso: mi dovrò riadattare a temperature a cui non sono abituata, ho un cane che porterò con me. Il trasferimento? Non so. Se mi troverò bene non è detto che non rimanga a Belluno».