REDAZIONE GROSSETO

Le residenze da sogno: villa di Raffaella Carrà in vendita

La proprietà è composta da oltre mille metri quadrati di interni, sei ettari di terreni con giardini e vigneti, eliporto e spazio per il maneggio

La proprietà che fu di Raffaella Carrà

La proprietà che fu di Raffaella Carrà

Monte Argentario (Grosseto), 11 giugno 2024 – In vendita la villa che fu di Raffaella Carrà e dell’artista Giò Pomodoro. E non solo. Tra il Semaforo dei Ronconali e tante altre, le magioni in vendita all’Argentario arrivano anche a prezzi da capogiro. Proprietà lussuose, con storia e panorami mozzafiato da far battere il cuore.

Oltre alla villa e alla torre di Lividonia (valutazione 7 milioni e 700mila euro, notizia che abbiamo pubblicato alcuni giorni fa), insomma, di residenze in vendita non esattamente per tutte le tasche ce ne sono anche altre.

Tra queste spicca anche la villa che fu anche di Rafaella Carrà, situata sulla Panoramica e con una vista mozzafiato sull’Isola del Giglio. Progettata dall’artista Giò Pomodoro, si tratta di una dimora d’artista immersa nella natura che comprende 1162 metri quadri di interni e quasi 6 ettari di terreni, con giardini, vigneti, oliveti, un eliporto e ampio spazio per ospitare un maneggio. Questa proprietà, in vendita sul portale Lionard Luxury Real Estate con prezzo e trattativa riservati, è un insieme di arte e mistero: fu edificata alla fine degli anni Ottanta dall’artista Giò Pomodoro, considerato uno fra i più importanti scultori astratti del panorama internazionale del XX secolo.

In vendita anche il Semaforo dei Ronconali (annunci sia sul portale Lionard Luxury Real Estate che su Romolini Immobiliare – Christie’s International Real Estate). Appartiene a privati italiani e si tratta di un antico faro militare del XIX secolo poi convertito in villa di lusso. Il faro fu costruito nella seconda metà dell’Ottocento dalla Regia Marina italiana, con funzione di segnalazione e controllo delle coste. Durante la seconda guerra mondiale il complesso venne adattato a batteria costiera, con l’installazione di cannoni navali e artiglieria antiaerea. Nel 1943 l’edificio venne dismesso dalla Regia Marina e abbandonato. Il 28 aprile 1959 il governo italiano (all’epoca ancora proprietario dell’immobile) mise all’asta il bene che fu acquistato da privati, con l’idea di trasformarlo in abitazione privata. L’edificio fu ristrutturato solo intorno al 2010, con i lavori durati cinque anni. La valutazione supera i 5 milioni di euro. Una bella somma, ma quasi nulla in confronto ad altre proprietà in vendita sempre sul Promontorio che arrivano a richiedere una disponibilità di 22 milioni di euro. E non è chiaro se la richiesta sia "trattabile" o meno. Peccato però, perché detta così, senza alcuna flessibilità, magari può scoraggiare...

Andrea Capitani