
Deve essere ancora ratificata la convalida dell’arresto per omicidio nei confronti di Adrian Luminita, il 38enne romeno che ha ucciso con dieci coltellate tra l’addome e il petto sua moglie Madalina al culmine di una furiosa lite avvenuta nella dépendance della villa dove abitavano e lavoravano come custodi nelle campagne di Pescia Fiorentina. Nei prossimi giorni il giudice dell’udienza preliminare, quando Luminita sarà condotto in carcere (adesso è ancora piantonato all’ospedale di Siena), effettuerà l’interrogatorio di garanzia che servirà per confermare o meno le richieste del pm, Valeria Lazzarini, che ha chiesto la custodia cautelare in carcere. Il corpo della donna si trova in una cella frigorifera nella stanza anatomica dell’ospedale Misericordia di Grosseto, è l’autopsia sarà eseguita dal professor Gabbrielli, anatomopatologo dell’Università di Siena, che ha già effettuato un sopralluogo nella villa teatro dell’omicidio.
L’esame potrebbe essere effettuat già nella giornata di oggi.
La dépendance e "Villa Tonci" intanto sono state sequestrate dalla Procura di Grosseto in attesa di ulteriori sopralluoghi che verranno effettuati in queste ore. I carabinieri, infatti, devono appurare anche le cause di quel principio di incendio che ha bruciato gran parte delle suppellettili e la moquette che era nella dépendance della villa, l’abitazione della coppia di romeni. Fuoco che si è sprigionato per cause dunque da accertare e che hanno intossicato anche l’uomo. All’arrivo dei carabinieri, chiamati dallo stesso Adrian Luminita infatti, l’uomo stava perdendo i sensi e gli è stato somministrato l’ossigeno. Dopo il ricovero al San Giovanni di Dio di Orbetello è stato trasferito alle Scotte di Siena dove si trova tuttora ricoverato e piantonato perchè in stato di arresto per omicidio.