REDAZIONE GROSSETO

Violenze fisiche e psicologiche. Come uscirne

GROSSETO Donne in difficoltà e non solo per avere subito violenze fisiche. Ma anche psicologiche, oppure perché vivono un momento...

GROSSETO Donne in difficoltà e non solo per avere subito violenze fisiche. Ma anche psicologiche, oppure perché vivono un momento...

GROSSETO Donne in difficoltà e non solo per avere subito violenze fisiche. Ma anche psicologiche, oppure perché vivono un momento...

GROSSETO Donne in difficoltà e non solo per avere subito violenze fisiche. Ma anche psicologiche, oppure perché vivono un momento complesso della loro vita, abche per mancanza di autonomia economica. Prosegue l’impegno di Confesercenti a fianco delle donne. Inizia infatti la fase operativa di Progetto donna, nuova realtà di assistenza per tutto il territorio Maremmano, patrocinato da Impresa donna Confesercenti Grosseto.

Il progetto è già stato presentato, a fine 2024, in due incontri a Follonica, Grosseto, e prossimamente la presentazione è prevista anche ad Orbetello. È seguito, a livello operativo dallo studio Vetica, guidato dal dottor Emanuele Schioppa, specialista in psicologia e neuroscienze, e vuole diventare un punto di riferimento per tutte le donne che si trovano in difficoltà o che stanno attraversando un periodo di incertezza.

"Vogliamo offrire, in modo gratuito, assistenza psicologica. Un centro specialistico che si autosostiene grazie alla concessione dell’utilizzo gratuito delle sedi di Confesercenti a Follonica, Grosseto e Orbetello. Come donna, imprenditrice e presidente di Impresa donna Confesercenti sono molto orgogliosa di questo percorso", afferma Ambra Passaro (foto).

"In una società dove il problema della violenza sulle donne è purtroppo un argomento tristemente attuale, ci sono altre sfaccettature da considerare, dalla violenza psicologica, alle difficoltà legate alla non autosufficienza economica, ma anche la semplice (ma non banale) difficoltà emotiva e personale; iniziative come il Progetto Donna assumono un’importanza cruciale, perché si propongono di chiudere il cerchio in continuità con i già esistenti presidi di assistenza in caso di donne vittima di violenza".