
Alla Rocca di Frassinello di Paolo Panerai oggi si aprono altre cinque tombe
Grosseto, 25 giugno 2016 - L'azienda Rocca di Frassinello, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Toscana e l’Università di Firenze, prosegue il lavoro di riscoperta della necropoli etrusca di San Germano e inaugura una nuova mostra, «Vino e Lusso degli Etruschi di San Germano», tra le sale della cantina disegnata da Renzo Piano. Un progetto di valorizzazione del territorio, indagine storica e promozione turistica e culturale nel cuore della Maremma. Vicino a Giuncarico, disegnata da Renzo Piano ed inaugurata nel 2007, Rocca di Frassinello è una delle cantine di eccellenza del territorio globale del vino, con vini pluripremiati a livello internazionale. Oggi Rocca di Frassinello è meta di visitatori appassionati di enologia, architettura, arte contemporanea (la cantina ospita in esibizione permanente un’opera di David LaChapelle) e non ultimo di archeologia.
QUESTO perché dal 2015 l’azienda, di proprietà di Paolo Panerai, ha avviato un progetto per la valorizzazione e l’apertura al pubblico della necropoli etrusca di San Germano, che si trova all’interno della proprietà.Già censito negli anni Settanta, questo importante sito archeologico è stato poi abbandonato fino a che il progetto condotto da Rocca di Frassinello, su stimolo e insieme alla Soprintendenza Archeologia della Toscana e all’Università di Firenze, non ne ha avviato il recupero.
ESSO testimonia uno dei più importanti insediamenti etruschi vicino all’antica città di Vetulonia ed è oggi una delle più rilevanti realtà archeologiche del territorio. E così oggi a partire dalle 16 sarà inaugurata a Rocca di Frassinello una nuova parte del parco archeologico, con l’apertura di 5 nuove tombe a tumulo databili tra VII e VI sec. a.C. e un chilometro di sentiero pedonale aperto al pubblico. Contemporaneamente ci sarà l’inaugurazione della mostra «Vino e Lusso degli Etruschi di San Germano».
IN ESPOSIZIONE tutt una serie di importanti reperti che di fatto permettono di raccontare, da un lato, la cura e l’attenzione degli Etruschi per il corpo e la bellezza femminile, dall’altra, come la vite ed il vino facessero parte di questa cultura e di questo territorio già oltre 2.500 anni fa. L’allestimento dell’esposizione è stata curata dall’architetto Italo Rota autore, fra le altre realizzazioni, del Museo del ‘900 di Milano, del Museo d’Orsay di Parigi, dei padiglioni del vino e del Kuwait all’Expo di Milano. Sarà possibile degustare il vino come lo bevevano gli Etruschi, conciato con pepe nero, petali di rosa, miele e formaggio. Da tener presente che la necropoli estrusca di Rocca di Frassinello sarà sembre aperta al pubblico gratutitamente.