Grosseto, 3 novembre 2020 - Non è mai stato esposto in pubblico il tondo di Sandro Botticelli con la Madonna, Gesù bambino, san Giovannino e un angelo, protagonista della mostra «La bellezza svelata», in programma a Grosseto dal 23 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021, al Polo culturale Le Clarisse. È il grande dono che il collezionista Gianfranco Luzzetti fa nuovamente alla sua città e alla Chiesa diocesana in occasione della «Settimana della Bellezza» 2020, il festival culturale promosso da Diocesi di Grosseto e Fondazione Crocevia, con la co-organizzazione del Comune di Grosseto e la collaborazione di “Avvenire”, “Luoghi dell’Infinito” e del Polo universitario Grossetano. A cura di Mauro Papa e Giovanni Gazzaneo, la mostra rende per la prima volta visibile il grande dipinto che l’antiquario e mecenate Gianfranco Luzzetti, Grifone d’Oro 2018 e cittadino onorario di Grosseto, ha acquistato nel 1985 a un’asta di Christie’s, a Londra, per la sua collezione privata, e da allora mai uscito dalla sua casa fiorentina di Borgo San Jacopo. Realizzato dall’autore della «Primavera» e della «Nascita di Venere» con parziali contributi della sua bottega, il Tondo Luzzetti presenta evidenti affinità con il tondo con la Madonna con Bambino, san Giovanni Battista bambino, san Michele Arcangelo e san Gabriele Arcangelo conservato a Palazzo Pitti a Firenze. I due tondi sono identici nella composizione, ad eccezione della figura dell’arcangelo Michele. Le diverse versioni e varianti di questa complessa composizione fanno ipotizzare l’esistenza di un prototipo botticelliano, purtroppo perduto, replicato nella bottega per il mercato della Firenze di Lorenzo il Magnifico. Il tondo di Sandro Botticelli va quindi temporaneamente a riunirsi alle opere donate nel 2017 da Gianfranco Luzzetti al capoluogo della Maremma, momento conclusivo di un percorso avviato nel 1996 con la mostra «L’eredità riconosciuta», allestita al Cassero Senese. Il corpus principale della collezione del Museo Luzzetti, allestito nel complesso delle Clarisse, riguarda infatti l’arte toscana del Seicento. Oltre a un nucleo di quattro dipinti firmati da Pier Dandini– pittore cui è dedicata un’intera sala del museo – il percorso espositivo presenta opere pienamente seicentesche riferibili a Rutilio Manetti, Giovanni Martinelli, Jacopo Vignali, Francesco Curradi, Giovan Battista Vanni, Matteo Bonechi, Pietro Tacca e Giovanni Antonio Pucci, anticipate cronologicamente da lavori attribuiti al Passignano, Santi di Tito e Cigoli.
Cultura e spettacoliPer la prima volta Grosseto ospita un'opera di Sandro Botticelli