Grosseto, 23 dicembre 2022 - Il presidente di Cna Grosseto, Riccardo Breda, e il direttore della stessa associazione di categoria degli artigiani, Anna Rita Bramerini, hanno incontro il prefetto di Grosseto Paola Berardino per illustrarle la grave situazione delle imprese del comparto edile e dell’indotto, legata alla mancata cessione dei crediti fiscali. Sono molte, infatti, anche le imprese grossetane che dispongono, nei loro cassetti fiscali, di numerosi crediti che non riescono a cedere, con le gravi conseguenze che questo comporta in termini di liquidità e tenuta del sistema. “Ringraziamo sua eccellenza il Prefetto per questo incontro – dicono Breda e Bramerini – che ci ha dato modo di confrontarci su un tema che sta mettendo a rischio la vita di molte imprese. E siamo grati per la disponibilità mostrata nel farsi portavoce, presso il Governo, delle nostre istanze”. . La situazione delle imprese seguite da Cna Grosseto fotografa una realtà difficile, in linea con i risultati di un’indagine condotta a livello nazionale. Le imprese associate a Cna hanno 1,7 milioni di euro di crediti, derivanti dagli sconti in fattura; 1,156 milioni di euro è l’ammontare dei prestiti “ponte” a cui hanno fatto ricorso le imprese per coprire i costi di esecuzione dei lavori non riscossi: 110mila euro sono i crediti ceduti e riscossi, con tempi che vanno dai 6 agli 8 mesi, mentre 434mila euro sono i crediti che verranno portati in compensazione dalle imprese capienti.
Ma anche i cittadini fanno le spese di queste situazione: i privati che non hanno usufruito dello sconto in fattura e non hanno capienza per portare in compensazione il credito, hanno fatto ricorso al prestito ponte, da parte delle banche, contando sul successivo acquisto del credito che, invece, non sta avvenendo. Sono molti i passaggi che hanno portato a questa situazione di stallo: a partire dal decreto “antifrode”, pensato per evitare le truffe nel settore, e seguito da tutta una serie di modifiche normative e correttivi. Durante l’incontro con il Prefetto sono state valutate diverse possibili proposte. Tra queste la riapertura all’acquisto del credito da parte di Poste italiane o l’intervento di Cassa Depositi e prestiti. “Anche perché – spiegano da Cna – le proposte contenute nelle bozze del decreto ‘aiuti quater’ non sembrano risolutive: aumentare le cessioni da due a tre e rendere possibile attivare un prestito ponte, non comporterebbero certo una maggiore disponibilità ad acquistare i crediti, determinando anche un possibile maggiore indebitamento per le imprese. In più, chi non ha capienza nel cassetto fiscale, si potrebbe trovare in possesso di un credito che non potrà usare per i prossimi 5 o 10 anni”. Anche a causa di queste difficoltà, l’associazione grossetana degli artigiani è grata al Prefetto per la sua disponibilità a farsi portavoce della situazione con il Governo: “Per evitare – concludono Breda e Bramerini – che siano le imprese e le famiglie a pagare le conseguenze di una serie di misure che, nel tentativo lodevole di rilanciare un comparto in crisi e riqualificare il patrimonio edilizio, si sono rivelate come un boomerang per chi ha agito in buona fede”.