Grosseto, 2 marzo 2023 – "Chi amministra la cosa pubblica ha il dovere di dimostrare ogni giorno di esserne all'altezza, nel pieno rispetto delle cittadine e dei cittadini che rappresenta: questa vicenda dimostra l'assenza totale di morale e la Destra, ancora una volta, non può permettersi di voltarsi dall'altra parte. Giorgia Meloni, che tanto vuoi essere dalla parte delle donne, dove sei?". Lo scrive sui propri canali social l'attivista e consigliere regionale del Pd, Iacopo Melio, a proposito del post sessista (poi rimosso) pubblicato sui social dal primo cittadino di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sulla neosegretaria del Partito democratico, Elly Schlein. Colonna, ricordiamolo, nelle Storie Facebook della pagina istituzionale ha accostato Schlein alla foto di cavalli e dromedari, con un nitrito come sfondo sonoro, scrivendo ‘Per 2 euro che volevate, Belen?’. “Semplice goliardia”, si è schernito il primo cittadino di Grosseto. Ma la polemica politica divampa. E non potrebbe essere diversamente.
Bufera contro il sindaco
Sul caso si fa sentire il Pd di Grosseto: "I post sessisti non sono diversi da tante altre uscite. L'unica novità è aver alzato il tiro a livello nazionale forse per ottenere una maggiore visibilità. Il rischio è abituarci a questo stile politico senza tenere conto che un sindaco è anche un esempio, un modello per la popolazione che guida. Non confidiamo che Vivarelli Colonna chieda scusa, che torni sui suoi 'post' negandoli. Vivarelli Colonna è così. Sbruffone, sessista, volgare e arrogante. E, allora, poiché confidiamo che in questa città, anche intorno al sindaco, ci siano persone responsabili e perbene, le invitiamo a fermarlo perché Vivarelli Colonna così comportandosi fa danni alla città e ai suoi cittadini", dicono Demetrio Cozzupoli, segretario dell'unione comunale Pd di Grosseto, e Giacomo Termine, segretario provinciale dei dem.
E il deputato dem, Marco Simiani: “Il sindaco di Grosseto è palesemente offensivo e non capace di confrontarsi sui contenuti: chi utilizza la denigrazione fisica come strumento di confronto politico va condannato senza se e senza ma. Come cittadino di Grosseto sono imbarazzato ed indignato per le offese verso Elly Schlein”.
"I commenti sessisti e misogini contro Elly Schlein sono indegni. Il confronto dovrebbe essere sempre sui temi e mai per offendere l`avversario. Tutti dovrebbero condannare le parole del sindaco di Grosseto, parole che colpiscono le donne e le istituzioni". Così su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.
"Le battute sessiste e misogine del sindaco di Grosseto contro Elly Schlein offendono tutte noi. Sono un insulto alla dignità delle persone, delle donne ma, sopratutto, sono una vergogna per chi le ha pronunciate. La presidente Meloni non ha nulla da dire?". Così sui social l'eurodeputata del Pd Alessandra Moretti.
La replica: “Mia ironia male interpretata”
"Non è mai stata mia intenzione offendere nessuno e mai nella mia vita ho agito per denigrare qualcuno”. Così il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna risponde alle polemiche. “Comprendo bene cosa significhi subire battute denigranti - spiega il sindaco - perché le ho vissute e le vivo quotidianamente sulla mia persona. Ogni giorno sono bersagliato, anche sui miei profili social, per la mia fisicità oggetto di continui 'apprezzamento’ eppure non ho mai notato grandi indignazioni - aggiunge - Già, apprezzamenti che io giudico con ironia perché sono una persona autoironica e chi mi segue lo sa bene. Essere ironico fa parte del mio modo di essere. Una peculiarità tipica della gente della mia terra, la Toscana. Essere toscani vuol dire prima di tutto respirare ironia fin da piccoli e in questa aria sono cresciuto. Talvolta la mia ironia è stata male interpretata, come in questo caso”.
"Sono perfettamente consapevole - prosegue - della mia responsabilità di primo cittadino della città”, tuttavia spiega che non potrà mai privarsi “della libertà di poter esprimere il mio sarcasmo, anche a costo, talvolta, di andare sopra le righe. Del resto vedo che la libertà di esprimersi non manca mai a nessuno e la libertà deve essere di tutti e non solo appannaggio di qualcuno”. “Ma la politica - conclude - è anche questo e non si può non ricordare che post virali sulla Presidente del Consiglio siano stati sdoganati come simpatici e umoristici quando veniva ad esempio paragonata al Gollum del Signore degli Anelli o prima ancora quando era una moda postare l'allora Presidente del Consiglio Berlusconi in ricostruzioni fotografiche e battute decisamente fuori luogo”.