
Laura Cesaroni (a sinistra) e Vanessa Celletti commentano i saldi estivi a Grosseto
Grosseto, 5 luglio 2016 - Saldi, luci e ombre a Grosseto. A tre giorni dall'avvio della nuova campagna di ribasso dei prezzi che interessa prevalentemente il settore moda, le opinioni dei commercianti sull'andamento degli acquisti è discordante. C'è chi dichiara una buona a partenza e chi, invece, accusa una dura contrazione sia in relazione allo stesso periodo dello scorso anno, sia in raffronto al mese precedente (giugno). Anche i cittadini - acquirenti approcciano ai saldi con motivazioni spesso differenti. La Nazione ha fatto un giro al centro commerciale Aurelia Antica e in alcuni negozi del centro storico per tastare il polso della situazione. «I saldi andrebbero aboliti. O almassimo spostati ad agosto, subito dopo Ferragosto; un bel mese di saldi veri dal 16 agosto al 15 settembre anche col 70% di sconto». La dichiarazione di Manuela Ciaffarafà del negozio 2002, in pieno centro cittadino, è la sintesi più efficace del pensiero che accomuna i commercianti di Grosseto, o almeno di quelli che sono titolari di negozi non appartenenti a grandi catene nazionali: i saldi partono troppo presto. «Non ha senso far partire i saldi una settimana dopo che è arrivata la merce in negozio – le fa eco Camilla Centini – I saldi dovrebbero servire a scontare la merce rimasta invenduta dopo un’intera stagione. Ma da qualche anno a questa parte la stagione praticamente inizialo stesso giorno dei ribassi». Il calendario degli sconti è un problema che accomuna tutti e tutti lo segnalano. Preso atto di questo comun denominatore, la domanda è: i saldi sono utili o no? Un quesito posto tanto ai commercianti, quanto ai possibili clienti. Ai negozianti è stato chiesto anche se quest’anno, rispetto al 2015, è stata registrata o meno una affluen- za maggiore. «Siamo partiti molto bene – diconoVanessa Celletti e Laura Cesaroni, del negozio Bata nell centro commerciale Aurelia Antica – abbiamo già centrato i nostri obiettivi, ma non c’è stata una particolare ‘corsa ai saldi’ come magari si sente dire ogni tanto in tivvù». Rita Ghedini è al centro commerciale a fare la spesa, anche a caccia di saldi: «È chiaro che i saldi sono un’occasione per poter risparmiare qualcosa, ci sono negozi che fanno il 30% di sconto e altri che hanno ribassi diversi. Ma cerco sempre di fare attenzione ai prezzi, perchè mi capita di vedere dei prezzi durante l’anno che in occasione dei saldi vengono rialzati per poter poi subire lo sconto». Anche Cristina Pastorelli è una consumatrice, che, però, vive il periodo dei saldi in maniera un po’ diversa: «Personalmente vado più dietro alle cose che mi piacciono o di cui ho necessità; non sto tanto a vedere se è periodo di saldo o meno. Se ho bisogno di una cosa in un determinato periodo dell’anno cerco di comprarla in quel periodo. Se poi mi combino con il momento degli sconti, ben venga!». Adriana Atzei, del negozio Doppelganger Roma nel centro commerciale Aurelia Antica, ha invece notato una sensibile, quanto «misteriosa» differenza tra l’afflusso di clienti nel mese di giugno e l’avvio dei saldi. «Giugno – riferisce – è stato un mese molto buono, sicuramente migliore dell’analogo periodo del 2015. Da quando sono iniziati i saldi, invece, sembra esserci una flessione sensibile. Le persone hanno preferito acquistare a prezzo pieno, piuttsoto che con lo sconto. Ma forse è ancora presto per un bilancio reale». Silvia Giorgi spinge il carrello a caccia di acquisti, anche lei preferisce i saldi. «Tecnicamente si rispar-mia – dice – ma bisogna fare sempre molta attenzione, qualche furbetto in giro ogni tanto lo si trova».