
I tifosi hanno seguito la squadra anche a Foligno ma l’entusiasmo si è spento presto e la sconfitta è stata pesante
La sconfitta in terra umbra ha di fatto chiuso le porte alle speranze biancorosse di rientrare nel giro delle primissime posizioni di classifica. A metà febbraio, quando mancano circa due mesi e mezzo al termine della regular season, si può considerare tramontato ogni sogno. Davvero una delusione, la seconda dopo quella della scorsa stagione: prima la Pianese, ora il Livorno. Crediamo che, a questo punto, sia molto difficile anche puntare al secondo posto come obiettivo stagionale. Del resto la formula dei play-off in serie D, dove viene promossa soltanto la prima classificata dei nove gironi, è una formula anacronistica e fuori dalla realtà che i dirigenti delle società dovrebbero costringere i vertici della Lega Nazionale Dilettanti a rivedere.
Che dire del Grosseto? Un’altra stagione da buttare: iniziata malissimo con mister Malotti, poi recuperata con mister Consonni il quale, però, non è riuscito a completare la rincorsa. Anzi: con il nuovo anno, in virtù anche di infortuni , squalifiche e di certe scelte del mercato, il Grosseto è tornato "all’antico" fra la delusione degli sportivi. Ed ora? Il direttore generale Filippo Vetrini sta già pensando al futuro. Una magra consolazione considerando gli sforzi economici già fatti in oltre due anni.
P.P.
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