ANDREA CAPITANI
Sport

Pallavolo Grosseto vince 3-0 contro Pomezia e avanza in classifica salvezza

Vittoria netta per le ragazze di coach Rossi contro Pomezia. Un messaggio forte contro il femminicidio dalle atlete.

Buona prestazione del sestetto ’Giorgio Peri’ impegnato in casa con la Pallavolo Pomezia Tre punti preziosi

Buona prestazione del sestetto ’Giorgio Peri’ impegnato in casa con la Pallavolo Pomezia Tre punti preziosi

Vittoria che ci voleva. Vittoria per tornare a muovere la classifica in ottica salvezza. E vittoria contro una concorrente per non retrocedere. La Pallavolo Grosseto ’Giorgio Peri’ ha superato 3-0 (25-14, 25-15, 25-20) la Pallavolo Pomezia. Vittoria casalinga netta e convincente per le ragazze di coach Rossano Rossi che battendo il fanalino di coda del girone H di B2 femminile salgono a quota 23 punti.

La classifica delle grossetane ad oggi rimane molto complicata, visto come il ’Giorgio Peri’ è quart’ultimo e in queste ultime giornate dovrà provare a vincere tutti gli incontri sperando che là davanti qualcuno rallenti. La sfida contro la Pallavolo Pomezia non ha avuto storia, è stato un incontro dove ha prevalso la maggior esperienza delle grossetane.

Le ragazze di coach Rossi sono partite subito forte, tenendo in mano il gioco: partita altalenante da parte delle ragazze di coach Camiolo con Pomezia che ha fatto vedere sicuramente buone cose commettendo però allo stesso tempo diversi errori che hanno avuto il loro peso specifico sul risultato finale che ha visto prevalere le grossetane. Sia nel punteggio che in tutti i settori.

Da segnalare che le ragazze di Pomezia sono scese in campo con una scritta indelebile sulle gambe, un gesto semplice ma potente: "Se dico no, è no". Un messaggio chiaro, diretto, necessario. Dedicato a Sara Campanella, la giovane studentessa di Palermo uccisa brutalmente a Messina da un suo compagno di università. Ma anche a tutte le donne vittime di femminicidio, troppe, ogni giorno, nel silenzio assordante dell’indifferenza. Le atlete pometine hanno scelto di usare il proprio corpo, il proprio spazio, la propria visibilità per rompere il silenzio e prendere posizione. Perché lo sport può e deve farsi portavoce di valori, di rispetto, di umanità. Perché nessuna partita sarà mai più importante della vita.

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