REDAZIONE GROSSETO

Serie A1. Il Bsc si affida a Vecchi. E punterà sui giovani

Enrico Vecchi nuovo manager del Bsc Grosseto, punta sui talenti locali e su un mercato mirato. La società guarda al futuro nonostante le difficoltà con l'unione delle due società.

Il Bsc si affida a Vecchi. E punterà sui giovani

Enrico Vecchi nuovo manager del Bsc Grosseto, punta sui talenti locali e su un mercato mirato. La società guarda al futuro nonostante le difficoltà con l'unione delle due società.

E’ Enrico Vecchi è il nuovo manager del Big Mat Bsc Grosseto. E’ l’ex esterno del Bbc e della nazionale il "dopo" Cappuccini.

"Abbiamo sempre avuto – dice Antonio Pugliese, presidente del Bsc Grosseto – un buon dialogo con Vecchi. Crediamo che sia il profilo giusto per cominciare questa nuova avventura, provando a valorizzare al massimo i nostri talenti grossetani, cosa che avevamo un po’ messo da parte nell’ultimo anno". "Sono molto contento - commenta il neo manager Enrico Vecchi. Entro in un gruppo che ha lavorato bene grazie a Stefano Cappuccini e sono entusiasta del progetto sportivo che il Bsc Grosseto sta portando avanti. Con la società collaboreremo all’allestimento del roster e al completamento dello staff. Come mai ho scelto il Bsc? Mi hanno contattato. E ci siamo trovati d’accordo". Enrico Vecchi in questa nuova avventura sarà coadiuvato da Alessandro Cappuccini (pitching coach), e dai coach Antonio Momi, Lino Luciani e Alessandro Cipriani. Farà parte dello staff anche Federico Giannoni. Michele Mazzilli, ricoprirà il ruolo di team manager e Marco Terribile sarà il nuovo dirigente accompagnatore.

"Sarà un mercato mirato – aggiunge il ds Roberto Piccioli –. Oltre ai grossetani, confermeremo Aloma e cercheremo di inserire nuovi elementi di livello soprattutto sul monte di lancio. Sarà comunque fondamentale investire e puntare sui giocatori grossetani, elementi che in questi anni hanno sempre registrato ottime prestazioni". Il presidente Pugliese chiude con l’ennesima fumata nera sull’unione delle due società. "Da parte mia – ha detto – non c’è mai stata preclusione. Ma abbiamo una forma societaria diversa per avere maggiori garanzie. Non abbiamo mai accettato l’idea di diventare una Asd. Quando ci potremo confrontare su questo allora la strada potrebbe di nuovo aprirsi. Io sono sempre disponibile".

M.Alf.

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