Giornate Fai d’autunno a La Spezia, i tre luoghi imperdibili

In occasione della tredicesima edizione delle Giornate FAI d’autunno, ecco cosa visitare. Tutte le informazioni

Chiesa di San Giorgio martire, Tellaro

Chiesa di San Giorgio martire, Tellaro

La Spezia, 5 ottobre 2024 – Anche quest’anno tornano le Giornate FAI d’Autunno, una perfetta occasione per poter visitare luoghi che solitamente sono chiusi al pubblico. L’appuntamento di quest’anno in provincia di La Spezia – l’appuntamento è per sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 – ci offre tre suggestive chiese tutte da scoprire.

Chiesa di Santa Maria Stella Maris

Questa chiesa con vista panoramica sul mare è stata fondata nel XIX secolo, in un periodo in cui molti villaggi costieri della regione cercavano di rafforzare la loro identità e legame con il mare costruendo luoghi di culto dedicati alla patrona dei navigatori, la Madonna Stella Maris.

La sua posizione contribuisce a rendere il borgo pittoresco, integrandosi perfettamente nel tessuto urbano della città, rendendola così suggestiva sia per i visitatori che per i suoi abitanti. 

La chiesa ha un architettura ottocentesca con una facciata semplice, il rosone che illumina l’interno a navata semplice, il quale è decorato con affreschi e stucchi con immagini bibliche e marine. 

Grazie alla Giornata del FAI è possibile accedere a zone non visitabili come la sacrestia storica o la terrazza sul Golfo dei Poeti, il tutto arricchito dalle visite guidate. 

Chiesa di San Giorgio martire

Fu edificata nel XVII secolo sulla punta orientale del Golfo dei Poeti, in un punto già molto frequentato in epoca medievale e inserita in un contesto ambientale che è tipicamente mediterraneo con i suoi ulivi e pini marittimi, offrendo uno splendido panorama sul golfo e le isole. Venne costruita per sostituire l’antica cappella di San Giorgio, anche lui patrono dei marinai, e il robusto campanile è il suo elemento più caratteristico, data la sua funzione di torre d’avvistamento come difesa dai pirati. 

Nel corso del tempo, in particolare durante il XVIII secolo, la chiesa ha subito molte modifiche, in particolare ha assunto gli elementi barocchi, in contrasto con la semplice facciata esterna, tipici del territorio. 

La pianta e l’interno della chiesa seguono lo stile ligure dei piccoli villaggi, con un soffitto a botte decorato in stile barocco così come gli interni, che sono anche arricchiti da marmi colorati e intarsi.

Ex oratorio Santa Maria in Selàa

Anche l’ormai ex oratorio si trova nel comune di Lerici e come le due precedenti chiese offre un panorama sul Golfo dei Poeti, in una zona caratterizzata da scogliere frastagliate, uliveti e le tipiche case colorate del borgo marinaro. 

Nel periodo della sua fondazione nel 1660, Tellaro era sotto la dominazione di Genova e l’oratorio aveva la funzione di punto di riferimento spirituale per marinai e pescatori. Nel corso del XVIII secolo subì le influenze barocche, continuò ad essere centrale nella vita spirituale del borgo durante il passaggio di Tellaro al Regno di Sardegna prima e al Regno d’Italia poi e, infine, nel XX secolo con il ridursi della popolazione locale, l’oratorio perse la sua funzione e venne sconsacrato. 

Quindi anche in questo caso è possibile vedere le caratteristiche tipiche degli edifici di Tellaro come la facciata semplice, dipinta con colori tenui come gli edifici adiacenti e un piccolo rosone che illumina l’interno. Ha un unica navata decorata con stucchi e affreschi del XVIII secolo, marmi e statue di angeli, il tutto incorniciato dal soffitto a cassettoni in legno, decorato con fiori e motivi geometrici. 

Dietro l’edificio si può vedere la sacrestia che conserva arredi liturgici e vari oggetti sacri d’epoca che fanno da testimonianza della vita religiosa che c’era un tempo.

Oggi l’oratorio mantiene il suo fascino storico e architettonico e viene utilizzato per eventi culturali, mostre e concerti.