
Pier Giacomo Nigido
Trecentoventi schede, una per ogni titolo di periodico locale edito o stampato nel territorio spezzino e nel circondario. È ‘Ottant’anni di stampa periodica spezzina 1860-1944’, l’opera, frutto di anni di studio e ricerca compiuta da Pier Giacomo Nigido, sulla raccolta conservata nella biblioteca Ubaldo Mazzini in quel periodo. Temporalmente abbraccia quindi l’Unità d’Italia e il 1944, anno della cessazione della pubblicazione de ‘L’Eroica’. Numeri unici, periodici di varia durata, ma anche fogli volanti (alcuni non presenti nel catalogo, ma rinvenuti dall’autore, poiché inseriti fra le pagine delle pubblicazioni coeve), sempre considerando che la stampa di chiara ispirazione politica, anarchica, socialista e talvolta radicale, è stata la più bersagliata dal Regio Fisco (a causa della presenza a Spezia di Marina militare e industrie armiere) con la frequente censura di interi numeri, con sequestri in tipografia o sbiancamento di pagine.
Perché ha deciso di scrivere questo libro?
"Alcuni decenni fa, per un corso da bibliotecario – spiega lo spezzino Nigido – avevo visto parte della raccolta dei periodici locali, allora nei sotterranei della Mazzini, ed ero rimasto molto colpito dalla quantità del materiale raccolto. La pubblicazione è la diretta derivazione della mia tesi di laurea, con relatrice la professoressa Cristina Moro. Ho riscritto l’introduzione e ho fatto alcune revisioni, specialmente sull’indice degli pseudonimi, oltre ad una generale supervisione stilistica e sistemazione dei refusi".
In che cosa sarà utile questo volume?
"L’opera, ora a stampa, vuol far conoscere ad un pubblico di persone colte e curiose, quale patrimonio di informazioni si celi nella raccolta dei periodici locali. Insomma, fornire uno strumento conoscitivo sulla storia politico-amministrativa della città".
Qual è stata la più grande difficoltà?
"Prendere degli appunti leggibili e chiari, che mi hanno permesso di compilare, sia la parte catalografica che quella descrittiva. Senza ulteriori verifiche, in biblioteca, della bontà dei dati raccolti, che per la parte descrittiva ho sintetizzato e interpretato. In sintesi ho letto praticamente tutta la raccolta, foglio per foglio".
Ha in mente una seconda parte dell’opera dal 1944 in avanti?
"No. Soprattutto perché, dopo il 1945, vi è poco materiale, in concreto spariscono i periodici locali".
Marco Magi