Due colonne di fumo si sono alzate a pochi minuti di distanza nella collina spezzina rendendosi visibili fino alla Val di Magra. Una semplice combinazione provocata dalla autocombustione di un fine estate torrido? Il timore invece che possa esserci la mano dell’uomo nei roghi, tenendo conto della zona impervia soprattutto del primo rogo, non è comunque da scartare. I vigili del fuoco che hanno lavorato per tante ore valuteranno ogni aspetto. Una domenica davvero intensa per i soccorsi scattati prima dalla zona di Pietralba nel Comune di Arcola sino a Pitelli nello spezzino intorno alle 13 alle quali hanno fatto seguito a avvisaglie a metà pomeriggio. Con il passare delle ore la situazione si è fatta particolarmente delicata e complice anche il terreno particolarmente arido le fiamme sono divampate con preoccupante intensità arrivando a bruciare anche una ricovero di attrezzi all’interno del quale era custodita gomma e plastica che, probabilmente unita a altro materiale gettato senza regole e rispetto tra la vegetazione hanno generato un fumo denso e di colore scuro. Proprio a causa del fumo, in serata si è reso necessario l’allontanamento temporaneo di alcune famiglie dalle loro abitazioni.
In diverse zone gli abitanti si sono chiusi in casa per non respirare l’aria pesante ritrovandosi davanzali e cortili coperti di cenere. Il primo allarme è stato lanciato ai vigili del fuoco dalla collina di Pitelli sopra la zona artigianale di Vallegrande e il fumo è stato visto da Portovenere fino alla Val di Magra spinto anche da un leggero vento. E proprio questa condizione ha reso necessario aumentare le squadre del comando provinciale dei vigili del fuoco inizialmente partite con un paio di mezzi. Infatti oltre a quello dei vigili del fuoco è arrivato anche l’elicottero regionale per gettare acqua sulle fiamme mentre da terra i vigili del fuoco sono stati supportati anche i volontari della Protezione Civile e Aib. Il tutto monitorato dalla sala operativa regionale della Protezione Civile. Purtroppo a complicare le operazioni di spegnimento è subentrato un altro incendo nella zona tra Vezzano Ligure e San Venerio. Vista la situazione particolarmente delicata è intervenuto anche un Canadair decollato da Olbia. Le difficili operazioni di spegnimento sono andate avanti fino a tarda sere ma i lavoro dei vigili del fuoco è proseguito per procedere alla bonifica
Massimo Merluzzi